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FONDAMENTI DELLA PROSPETTIVA STORICO-CULTURALE

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Presentazione sul tema: "FONDAMENTI DELLA PROSPETTIVA STORICO-CULTURALE"— Transcript della presentazione:

1 FONDAMENTI DELLA PROSPETTIVA STORICO-CULTURALE
DAI PRIMI ANNI ’20: NASCITA DELLA PSICOLOGIA SULLA BASE DEL MARXISMO LA PSICHE E’ IL PRODOTTO DI EVOLUZIONE ANIMALE INFLUENZATO DA FATTORI STORICI E CULTURALI

2 DALLA PRIMA ALLA SECONDA PSICOLOGIA DELL’EDUCAZIONE
THORNDIKE RIBADISCE IL CARATTERE APPLICATIVO DELLA PSICOLOGIA DELL’EDUCAZIONE CHE DEVE MUTUARE DALLA PSICOLOGIA GENERALE, LEGGI, METODI E TECNICHE PER POTER ESSERE UTILI NELL’AFFRONTARE I PROBLEMI EDUCATIVI E DIDATTICI (COSTRUTTIVISMO DI PIAGET) APPROCCIO STORICO-CULTURALE DELLA PSICOLOGIA RUSSA CHE STUDIA I PROCESSI PSICOLOGICI ATTRAVERSO LO STUDIO DELLE ATTIVITA’ QUOTIDIANE E DELLE CARATTERISTICHE DELLA CULTURA NELLA QUALE GLI INDIVIDUI OPERANO

3 VYGOTSKIJ L’ORIGINE E LO SVILUPPO DEI PROCESSI PSICOLOGICI UMANI DEVONO ESSERE STUDIATI ATTRAVERSO TRE CONCETTI CHIAVE: ATTIVITA’ PRATICHE; ATTIVITA’ MEDIATE; SVILUPPO STORICO.

4 ATTIVITA’ PRATICHE LE FUNZIONI PSICOLOGICHE UMANE HANNO ORIGINE NELLE ATTIVITA’ DELLA VITA QUOTIDIANA; NEL CORSO DI QUESTE ATTIVITA’ GLI INDIVIDUI VENGONO A CONTATTO E SONO IN GRADO DI APPROPRIARSI DELLE ATTIVITA’ E DEGLI ARTEFATTI CULTURALI

5 MEDIATORI DELLA CULTURA
QUESTE FUNZIONI EMERGONO INSIEME A FORME SPECIFICHE DI COMPORTAMENTO ATTRAVERSO LE QUALI GLI UOMINI MODIFICANO GLI OGGETTI MATERIALI CHE USANO DURANTE LA VITA QUOTIDIANA

6 SVILUPPO STORICO GLI ESSERI UMANI SI APPROPRIANO DELLA CULTURA DELLE
GENERAZIONI PRECEDENTI E DELLE GENERAZIONI SUCCESSIVE

7 VYGOTSKIJ 1896-1934 NACQUE IN RUSSIA
IN ACCORDO CON LA TEORIA MARXISTA VEDEVA LA NATURA UMANA COME UN PRODOTTO SOCIOCULTURALE. SAGGEZZA ACCUMULATA DALLE GENERAZIONI

8 LO SVILUPPO COGNITIVO È ESSENZIALMENTE UN PROCESSO SOCIALE IL SUO COMPITO È SPIEGARE LE FUNZIONI INTELLETTUALI SUPERIORI COME IL LINGUAGGIO LA COMPRENSIONE, IL RICORDO TUTTE QUESTE FUNZIONI EMERGONO DALLE ESPERIENZE SOCIALI DEL BAMBINO

9 STRUMENTI CULTURALI STRUMENTI TECNOLOGICI STRUMENTI PSICOLOGICI
ESERCITANO LA LORO INFLUENZA IN MANIERA CONGIUNTA

10 I PROCESSI PSICHICI (ATTENZIONE, PERCEZIONE)
SONO DETERMINATI DA FATTORI BIOLOGICI ED AMBIENTALI. LO SVILUPPO PSICHICO UMANO È CARATTERIZZATO DALL’USO DI STRUMENTI COSTRUITI DALL’UOMO PER RAGGIUNGERE FINI PRATICI E DALL’USO DEL LINGUAGGIO. TALE SVILUPPO NON IMPLICA MUTAMENTI DI TIPO BIOLOGICO È LA CULTURA CHE CREA PARTICOLARI FORME DI COMPORTAMENTO

11 NON ESISTE PIU’ L’IMMAGINE DEI BAMBINI SOLITARI DI PIAGET
CONTESTO SOCIALE RUOLO CENTRALE LA CULTURA SPECIFICA E LE INTERAZIONI SOCIALI FONDAMENTALI PER LO SVILUPPO COGNITIVO NON ESISTE PIU’ L’IMMAGINE DEI BAMBINI SOLITARI DI PIAGET

12 CONFRONTO PIAGET-VYGOTSKIJ
MODELLO EPISTEMICO VS STORICO – CULTURALE PIAGET – SPIEGAZIONE VYGOTSKIJ – COMPRENSIONE IL PENSIERO DI PIAGET E’ LEGATO ALLE CAUSE GENERALI AI SISTEMI LOGICI IL PENSIERO DI VYGOTSKIJ E’ NARRATIVO (COGLIERE IL SIGNIFICATO, CONTESTUALIZZAZIONE

13 SOMIGLIANZE NATURA ATTIVA APPROCCIO COSTRUTTIVISTA
IMPORTANZA DI INTERAZIONE TRA SOGGETTO E OGGETTO (PIAGET:OGGETTO È MONDO FISICO; VYGOTSKIJ: OGGETTO È PERSONA, PRODOTTO SOCIALE)

14 COSCIENZA UMANA ESPERIENZA STORICA: USO DI ESPERIENZA GENERAZIONI PRECEDENTI PER LAVORO, COMPORTAMENTO ATTUALI ESPERIENZA SOCIALE: CONNESSIONI PERSONALI E DI ALTRI UOMINI ESPERIENZA DUPLICATA: ADATTAMENTO ATTIVO

15 SVILUPPO NATURALE E CULTURALE
PROCESSI DI EVOLUZIONE BIOLOGICA, DELLA SPECIE, IMMEDIATI PROCESSI CULTURALI

16 LEGGE GENETICA GENERALE DELLO SVILUPPO CULTURALE
FUNZIONI PSICHICHE SVILUPPATE NELLE RELAZIONI SOCIALI (INTERSOGGETTIVITA’), INTERPSICHICHE, DIVENTANO IN SEGUITO INTERNE, INTRAPSICHICHE, ESEMPIO IL LINGUAGGIO CHE DA INTERPSICHICO, RELAZIONALE DIVENTA INTERNO, EGOCENTRICO, INTERIORIZZATO

17 MEDIAZIONE CONCRETE ATTIVITA’ TRA I DUE PARTNER (ADULTO E BAMBINO) – INTERAZIONE LA MEDIAZIONE PRESENTA DUE CARATTERISTICHE: SVILUPPO DELLA CONSAPEVOLEZZA E DEL CONTROLLO VOLONTARIO DELLA CONOSCENZA DA QUESTO LA COSTRUZIONE DEI CONCETTI DELLA VITA QUOTIDIANA LINGUAGGIO (CONCETTI SCIENTIFICI)

18 LINGUAGGIO: STRUMENTO CULTURALE
STRUMENTO PREMINENTE GRAZIE AL QUALE VIENE TRASFERITA L’ESPERIENZA A LIVELLO SOCIALE IL LINGUAGGIO CONSENTE AI BAMBINI DI REGOLARE LE PROPRIE ATTIVITA’ IL LINGUAGGIO VIENE INTERIORIZZATO E SI TRASFORMA IN PENSIERO

19 LINGUAGGIO STRUMENTO ATTRAVERSO IL QUALE VIENE
TRASFERITA L’ESPERIENZA A LIVELLO SOCIALE: COME PARLANO LE PERSONE, DI COSA PARLANO E’ IL CANALE PRINCIPALE PER TRASMETTERE LA CULTURA DELL’ADULTO AL BAMBINO

20 LINGUAGGIO IL LINGUAGGIO CONSENTE AI BAMBINI DI
REGOLARE LE PROPRIE ATTIVITA’, I MONOLOGHI INDICANO CHE I BAMBINI HANNO ACQUISITO L’USO DEL LINGUAGGIO COME STRUMENTO DI PENSIERO VERSO LA FINE DEL PERIODO PRESCOLARE IL LINGUAGGIO VIENE INTERIORIZZATO E SI TRASFORMA IN PENSIERO

21 PER VYGOTSKIJ NON È GIUSTO ASSERIRE CHE IL BAMBINO CRESCENDO (ONTOGENESI) RIPERCORRE LE TAPPE DELLA FILOGENESI (UMANITÀ) PERCHÉ SIA NELL’EVOLUZIONE DELL’UMANITÀ CHE IN QUELLA INDIVIDUALE TROVIAMO LA FUSIONE DI PROCESSI BIOLOGICI E SOCIALI.

22 LO SVILUPPO PER TAPPE LO SVILUPPO E’ CARATTERIZZATO DA UN PROCESSO DI STRATIFICAZIONE DOVUTO ALLA COMBINAZIONE DI ELEMENTI BIOLOGICI E CULTURALI QUINDI LO SVILUPPO CAMBIA A SECONDA DELLA CULTURA E DEL LINGUAGGIO USATO

23 CAMBIAMENTI DI PERSONALITA’
ETA’ CRITICHE CARATTERIZZANO CAMBIAMENTI DI PERSONALITA’

24 ETA’ STABILI LE ETÀ STABILI SONO CARATTERIZZATE DA CAMBIAMENTI MICROSCOPICI CHE ACCUMULANDOSI CREANO IL PRESUPPOSTO DI UN SALTO QUALITATIVO LE ETÀ CRITICHE SONO QUELLE IN CUI LA PERSONALITÀ DEL BAMBINO CAMBIA: DALL’ALLATTAMENTO ALLA PRIMA INFANZIA (1 ANNO DI VITA) RIVOLTA ALL’AMBIENTE (3 ANNO DI VITA) DIFFICOLTÀ SUL PIANO EDUCATIVO (7 ANNO DI VITA) DIFFICOLTÀ E FASE MATURAZIONE SESSUALE (13 ANNO DI VITA)

25 ..”SE COME È STATO DETTO IL BAMBINO DI ETÀ PIÙ GIOVANE APPRENDE SECONDO UN PROGRAMMA PROPRIO E IL BAMBINO IN ETÀ SCOLARE STUDIA SEGUENDO IL PROGRAMMA DEL MAESTRO, IL BAMBINO IN ETÀ PRESCOLARE È CAPACE DI APPRENDERE SOLTANTO NELLA MISURA IN CUI IL PROGRAMMA DEL SUO MAESTRO DIVENTA ANCHE IL SUO PROGRAMMA”.

26 APPRENDIMENTO SPONTANEO- FINO AI TRE ANNI SPONTANEO-REATTIVO 3-6
REATTIVO ANNI      

27 RAPPORTO TRA APPRENDIMENTO E SVILUPPO MENTALE
SVILUPPO FORME SUPERIORI DEL PENSIERO LEGATO ALLE RELAZIONI SOCIALI APPRENDIMENTO E’ UNA FORMA GENERALE DELLO SVILUPPO ZO-PED (ZONE OF PROXIMAL DEVELOPMENT) (ZONA PROSSIMALE DI SVILUPPO)

28 ZONA PROSSIMALE DELLO SVILUPPO
DISTANZA TRA CIO’ CHE IL BAMBINO PUO’ CONSEGUIRE SENZA L’ASSISTENZA DI ALTRE PERSONE E CIO’ CHE PUO’OTTENERE CON L’AIUTO DI ESPERTO

29 ZONA PROSSIMALE DELLO SVILUPPO
IN ALTERNATIVA AI TEST INTELLETTIVI CHE SOSTENEVANO CHE LE “MISURE STATICHE” MISURANO IL FUNZIONAMENTO MENTALE DI UN INDIVIDUO. PER VYGOSTKIJ LE FUNZIONI MENTALI CHE SI STANNO SVILUPPANDO NEL BAMBINO DEVONO ESSERE OSSERVATE DOVE SI COSTRUISCONO E CIOE’ NELLE ATTIVITA’ DI COLLABORAZIONE E NON NEL SINGOLO BAMBINO

30 COSA ACCEDE NELLA ZONA DI SVILUPPO PROSSIMALE
STADIO I: LA PRESTAZIONE E’ CONTROLLATA DA ESPERTO- AFFIDARSI SEGUIRE REGOLE STADIO II: PRESTAZIONE CONTROLLATA DA BAMBINO AUTOREGOLAZIONE STADIO III: PRESTAZIONE AUTOMATIZZATA- INTERIORIZZAZIONE

31 ZO-PED APPRENDIMENTO ATTRAVERSO IMITAZIONE PER IL POTENZIALE AMPLIAMENTO DELLE CAPACITA’ INTELLETTIVE GIA’ RAGGIUNTE: “ IL DOMANI DELLO SVILUPPO” DA APPRENDIMENTO SPONTANEO A REATTIVO

32 ZONA SVILUPPO POTENZIALE
IN ETA’ SCOLARE: IMPORTANZA IMITAZIONE E COOPERAZIONE CONSIDERARE DUE PARAMETRI: SVILUPPO ATTUALE E QUELLO PIU’ VICINO

33 COME PUO’ ESSERE COSTRUITA UNA ZOPED
ATTRAVERSO LO STUDIO DELLA COSTRUZIONE DEI CONCETTI SCIENTIFICI UTILIZZANDO IL METODO DELLA DOPPIA STIMOLAZIONE (APPRENDIMENTO INSEGNAMENTO) ESEMPIO DELLA DOPPIA STIMOLAZIONE E’ UN CIRCOLO DI QUALITA’

34 CIRCOLO DI QUALITA’ ANALISI DEL PROBLEMA PREVISIONE ATTUAZIONE
SVILUPPO SOLUZIONI IDENTIFICAZIONE DI UN PROBLEMA PRESENTAZIONE SOLUZIONE

35 ALTRI STRUMENTI PER UNA ZOPED
OSSERVAZIONE DI COMPORTAMENTI CONTINGENZA FEEDBACK ISTRUZIONE SUL COMPITO PORRE DOMANDE STRUTTURAZIONE COGNITIVA SCAFFOLDING (BRUNER)


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