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«UMBERTO I - ELISA VILLA»

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Presentazione sul tema: "«UMBERTO I - ELISA VILLA»"— Transcript della presentazione:

1 «UMBERTO I - ELISA VILLA»
ANNO SCOLASTICO 2012 / 2013 SCUOLA PARITARIA «UMBERTO I - ELISA VILLA»

2 APPUNTAMENTI IMPORTANTI (COME DA CALENDARIO SCOLASTICO) - VENERDI’ 21 DICEMBRE: ALLE ORE 18,00 PRESSO IL teatro di pianezza, FAREMO UNA FESTA TUTTI INSIEME PER FARCI GLI AUGURI DI NATALE - DOMENICA 16 DICEMBRE: FAMIGLIE, BAMBINI E MAESTRE INSIEME PER PREPARARCI AL NATALE S. MESSA chiesa di s. Michele (i bimbi animeranno la messa) - MESE DI MAGGIO: FESTA DI TUTTE LE MAMME, SANTO ROSARIO, NEL GIARDINO DELLA NOSTRA SCUOLA CI TROVIAMO INSIEME PER PREGARE MARIA, LA MAMMA DI GESU’

3 APPUNTAMENTI IMPORTANTI
USCITE DIDATTICHE: (gita scolastica, visite musei, spettacoli teatrali, Contributo per lavoretti) COSTO PREVISTOA CARICO DELLE FAMIGLIE Circa 65 EURO per l’anno scolastico 2012/2013 Uscita extrascolastica (facoltativa) Soggiorno bimbi verdi (minimo 20 bambini): Nel mese di giugno, in data da concordarsi, verra’ organizzato il soggiorno al mare, costo previsto dai 130 ai 150 euro. gli alunni che non parteciperanno potranno utilizzare il normale servizio scolastico. - VENERDI’ 28 GIUGNO: Uscita per tutti ore 13.30 Rientro per i bambini ore 17.00 ALLE ORE 17,30 PRESSO IL GIARDINO DELLA NOSTRA SCUOLA, FAREMO UNA FESTA TUTTI INSIEME PER SALUTARCI E AUGURARCI BUONE VACANZE

4 VERRANNO ORGANIZZATi DURANTE L’ANNO SCOLASTICO DEGLI INCONTRI EDUCATIVI: SOSTEGNO ALLA GENITORIALITA’ (PSICOLOGO, PEDAGOGISTA) - CATECHESI PER GENITORI (PROGETTATI CON IL PARROCO DON DANTE E LE INSEGNANTI)

5 La Scuola dell’Infanzia. è composta da tre sezioni eterogenee
La Scuola dell’Infanzia è composta da tre sezioni eterogenee. La giornata tipo è così articolata:  Tempo dell’accoglienza /8.30: Prescuola /9.00: Entrata  Tempo delle attività di vita pratica 9.00/9.30  Tempo di intersezione e di laboratorio 9.30/11.30  Tempo del pranzo /13.00  Tempo di libera attività nello spazio ludico 13.00/13.45  Tempo del riposo / (Bimbi Rossi e Gialli)  Tempo delle attività guidate di sezione / (Bimbi Verdi)  Tempo di libera attività nella sezione /15.45  Tempo del saluto /16.00  Tempo della merenda / e libera attività nello spazio ludico doposcuola

6 PER OGNI BAMBINO O BAMBINA, LA SCUOLA DELL’INFANZIA SI PONE LA FINALITA’ DI PROMUOVERE: - SVILUPPO DELL’IDENTITA’ IMPARARE A STARE BENE SENTIRSI SICURI NELL’AFFRONTARE NUOVE ESPERIENZE IN UN AMBIENTE SOCIALE ALLARGATO IMPARARE A CONOSCERSI, SENTIRSI RICONOSCIUTI COME PERSONA SPERIMENTARE RUOLI DIVERSI E DIVERSE FORME DI IDENTITA’ (FIGLIO, ALUNNO, COMPAGNO, MASCHIO E FEMMINA, ABITANTE DI UN TERRITORIO, APPARTENENTE A UNA COMUNITA’) ( INDICAZIONI NAZIONALI PER IL CURRICULO PER LA SCUOLA DELL’INFANZIA E DEL PRIMO CICLO : D.M. 31 LUGLIO 2007 E SUCCESSIVE MODIFICHE)

7 - SVILUPPARE L’AUTONOMIA ACQUISIRE LA CAPACITA’ DI INTERPRETARE E GOVERNARE IL PROPRIO CORPO PARTECIPARE ALLE ATTIVITA’ NEI DIVERSI CONTESTI AVERE FIDUCIA IN SE’ E FIDARSI DEGLI ALTRI REALIZZARE LE PROPRIE ATTIVITA’ SENZA SCORAGGIARSI PROVARE PIACERE NEL FARE DA SE’ E SAPER CHIEDERE AIUTO ESPRIMERE CON DIVERSI LINGUAGGI SENTIMENTI ED EMOZIONI ESPLORARE LA REALTA’ E COMPRENDERE LE REGOLE DELLA VITA QUOTIDIANA ASSUMERE ATTEGIAMENTI SEMPRE PIU’ RESPONSABILI

8 - SVILUPPARE LA COMPETENZA IMPARARE A RIFLETTERE SULL’ESPERIENZA ATTRAVERSO L’ESPLORAZIONE, L’OSSERVAZIONE E L’ESERCIZIO AL CONFRONTO DESCRIVERE LA PROPRIA ESPERIENZA E TRADURLA IN TRACCE PERSONALI E CONDIVISE, RIEVOCANDO, NARRANDO E RAPPRESENTANDO FATTI SIGNIFICATIVI SVILUPPARE L’ATTITUDINE A FARE DOMANDE, RIFLETTERE, NEGOZIARE I SIGNIFICATI.

9 - SVILUPPARE IL SENSO DI CITTADINANZA SCOPRIRE GLI ALTRI, I LORO BISOGNI E LA NECESSITA’ DI GESTIRE I CONTRASTI ATTRAVERSO REGOLE CONDIVISE, CHE SI DEFINISCONO ATTRAVERSO LE RELAZIONI, IL DIALOGO E L’ESPRESSIONE DEL PROPRIO PENSIERO L’ATTENZIONE AL PUNTO DI VISTA DEGLI ALTRI, IL PRIMO RICONOSCIMENTO DEI DIRITTI E DEI DOVERI SIGNIFICA PORRE LE FONDAMENTA DI UN AMBITO DEMOCRATICO, APERTO AL FUTURO E RISPETTOSO DEL RAPPORTO UOMO-NATURA.

10 La Nostra Scuola pone al centro della sua azione educativa la «PERSONA che sa pensare con la propria testa e sognare con il proprio cuore», che sia in grado di costruire attivamente il suo personale itinerario di crescita. Perché questo avvenga riteniamo fondamentale rispettare i tempi del bambino.

11 Tempo per OSSERVARE Un tempo in cui il bambino osserva e studia il nuovo ambiente … fatto di tante cose nuove, ma soprattutto di persone nuove …

12 Tempo per ASCOLTARE IL BAMBINO HA UN BISOGNO ESTREMO DI SENTIRSI ASCOLTATO, DI RACCONTARE E RACCONTARSI …

13 Tempo per imparare ad ATTENDERE … A cui il oggi bambino non e’ abituato, perché si trova di fronte ad un enorme quantità di stimoli, e fatica ad assimilare tutte le informazioni ricevute … in questo senso , in ambito scolastico, l’attesa assume un valore educativo e didattico importante …

14 Solo dando reale importanza ai tempi del bambino egli si sentirà capace e competente, e di conseguenza più partecipe e motivato nei processi di apprendimento (importanti alla scuola dell’infanzia , ma fondamentali nel passaggio alla scuola primaria)

15 Per operare profiquamente è necessario un disegno di professionalità disponibile a mettersi in gioco, in continua evoluzione, che si riferisca non tanto a fare scuola, quanto al saper riflettere sui fini, i risultati e i modi di fare scuola.

16 La scuola dell’Infanzia attraverso la progettazione di un curricolo di tre anni favorisce esperienze, attività, percezioni intenzionali ed organizzate, ed i primi interessi culturali dei bambini nei diversi campi di esperienza.

17 LA COSTRUZIONE DEL CURRICOLO E’ IL PROCESSO ATTRAVERSO IL QUALE SI SVILUPPA E ORGANIZZA LA RICERCA E L’INNOVAZIONE EDUCATIVA. IL CURRICOLO SI DELINEA CON PARTICOLARE ATTENZIONE ALLA CONTINUITA’ DEL PERCORSO EDUCATIVO DAI TRE AI QUATTORDICI ANNI. OGNI SCUOLA PREDISPONE IL CURRICOLO ALL’INTERNO DEL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA (POF), NEL RISPETTO DELLE FINALITA’, DEI TRAGUARDI DI SVILUPPO DELLE COMPETENZE, DEGLI OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO POSTI DELLE INDICAZIONI. IL CURRICOLO SI ARTICOLA ATTRAVERSO I CAMPI DI ESPERIENZA NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA, E ATTRAVERSO LE DISCIPLINE NELLA SCUOLA DEL PRIMO CICLO.

18 I CAMPI DI ESPERIENZA SONO I LUOGHI DEL FARE E DELL’AGIRE DEL BAMBINO, ORIENTATI DALL’AZIONE CONSAPEVOLE DEGLI INSEGNANTI, E INTRODUCONO AI SISTEMI SIMBOLICO - CULTURALI. ( CODICI CHE AIUTANO IL BAMBINO A DARE UN SENSO ALLA REALTA’ )

19 I campi di esperienza indicano gli obiettivi generali dello specifico processo formativo. I campi di esperienza sono cinque: - il se’e l’altro - il corpo in movimento linguaggi, creatività ed espressione - i discorsi e le parole - la conoscenza del mondo

20 IL SE’ E L’ALTRO. Le grandi domande, il senso morale,
IL SE’ E L’ALTRO Le grandi domande, il senso morale, il vivere insieme IL BAMBINO SVILUPPA: - L’IDENTITA’ PERSONALE -UN SENSO DI APPARTENENZA (RICONOSCE DI APPARTENERE AD UNA FAMIGLIA, AD UN GRUPPO) - CURIOSITA’ SULLE DIVERSITA’ CULTURALI, RELIGIONI, SUI TEMI ESISTENZIALI - SENSO DI GIUSTIZIA, DI CONDIVISIONE - LA CAPACITA’ DI PRENDERE IN CONSIDERAZIONE L’ALTRO, IL SUO PUNTO DI VISTA E LE SUE INIZIATIVE - LA CAPACITA’ DI COMPRENDERE CHI è FONTE DI AUTORITA’ E DI RESPONSABILITA’ NEI DIVERSI CONTESTI - LA CAPACITA’ DI SEGUIRE REGOLE E ASSUMERSI RESPONSABILITA’

21 IL CORPO IN MOVIMENTO Identità, autonomia, salute IL BAMBINO SVILUPPA: - CONOSCENZA E CONTROLLO DEL PRORPIO CORPO, DELLA SUA IMMAGINE - RAGGIUNGERE UNA BUONA AUTONOMIA PERSONALE NELL’ALIMENTARSI E NEL VESTIRSI - LA CAPACITA’ DI COMPRENDERE CIO’ CHE FA BENE E CIO’ CHE FA MALE - IDENTITA’ SESSUALE - PRATICHE CORRETTE DI CURA DI SE’, DI IGIENE E DI SANA ALIMENTAZIONE - PIACERE NEL MUOVERSI, COORDINARSI - CONTROLLO DELLA FORZA, VALUTA I RISCHI - LA CAPACITA’ DI DISEGNARE SE STESSO, ANCHE IN MOVIMENTO

22 LINGUAGGI, CREATIVITA’ ED ESPRESSIONE Gestualità, arte, musica, multimedialità IL BAMBINO SVILUPPA: - CAPACITA’ DI ATTENZIONE E INTERAZIONE NELLE ATTIVITA’ DI VARIO TIPO - INTERESSE PER L’ASCOLTO, PER LA FRUIZIONE, E L’ANALISI - LA CAPACITA’ DI COMUNICARE, ESPRIMERE EMOZIONI, PIACERE A RACCONTARE - FANTASIA, INVENTA STORIE, LE RAPPRESENTA E LE DRAMMATIZZA - VOGLIA DI ESPLORARE - CAPACITA’ DI ATTENDERE - VOGLIA DI SPERIMENTARE SITUAZIONI E MATERIIALI DI VARIO TIPO - LA CAPACITA’ DI PORTARE A TERMINE UN’ATTIVITA’ DA SOLO O IN GRUPPO

23 I DISCORSI E LE PAROLE Comunicazione, lingua, cultura IL BAMBINO SVILUPPA: - LA PADRONANZA DELL’USO DELLA LINGUA ITALIANA, -ARRICCHISCE E PRECISA IL PROPRIO LESSICO - FIDUCIA E MOTIVAZIONE NELL’ESPRIMERE E COMUNICARE LE PROPRIE EMOZIONI, LE PROPRIE DOMANDE, I PROPRI RAGIONAMENTI E I PROPRI PENSIERI - LA CAPACITA’ DI ASCOLTARE, RACCONTARE, E COMPRENDERE LE NARRAZIONI E LE STORIE - LA CAPACITA’ DI FARE IPOTESI SULLA LINGUA SCRITTA, SPERIMENTA LE PRIME FORME DI COMUNICAZIONE ( es. la scrittura)

24 LA CONOSCENZA DEL MONDO. Ordine, misura, spazio, tempo e natura
LA CONOSCENZA DEL MONDO Ordine, misura, spazio, tempo e natura IL BAMBINO SVILUPPA: - CAPACITA’ DI ORDINARE E RAGRUPPARE SECONDO CRITERI DIVERSI - CAPACITA’ DI CONFRONTARE E VALUTARE QUANTITA’ - CAPACITA’ DI COLLOCARE CORRETTAMENTE NELLO SPAZIO SE STESSO, OGGETTI E PERSONE - CAPACITA’ DI SEGUIRE CORRETTAMENTE UN PERCORSO SULLA BASE DI INDICAZIONI VERBALI - ORIENTAMENTO SPAZIO-TEMPORALE - LINGUAGGIO ADEGUATO PER DESCRIVERE SITUAZIONI, STATI D’ANIMO, ESPERIENZE E OSSERVAZIONI

25 Anno Scolastico 2012/2013

26 LA NOSTRA PROGRAMMAZIONE DIDATTICA VERRA’ ACCOMPAGNATA DA UN TESTO NARRATIVO CHE FARA’ DA SFONDO INTEGRATORE PER TUTTE LE ATTIVITA’ CHE VERRANNO PROPOSTE NELL’ARCO TEMPORALE DI UN MESE.

27 LA PROGRAMMAZIONE, PUR SEGUENDO DELLE LINEE GUIDA PRECISE E PERSEGUENDO OBIETTIVI CHIARI, DEVE ESSERE FLESSIBILE ED ADATTABILE. VOLTA A MIGLIORARE, ARRICCHIRE, PERFEZIONARE, SOLLECITARE, RALLENTARE, APPROFONDIRE GLI INPUT DI APPRENDIMENTO A SECONDA DELLA FASE EVOLUTIVA DEL BAMBINO (3, 4, 5 anni).

28 PROGETTO ED. AMBIENTALE
COLORI E FORME PROGETTO CORPO PROGETTO SICUREZZA PROGETTO TEMPO PROGETTO “Porto un DONO a casa” A SCUOLA CON OTELLO PROGETTO IRC PROGETTO INGLESE PROGETTO FAMIGLIA E PROGETTO ED. AMBIENTALE PROGETTO AMICIZIA

29 INSEGNANTE DI RIFERIMENTO SIMONA
PROGETTO TEMPO INSEGNANTE DI RIFERIMENTO SIMONA Orsetto Otello sarà la simpatica guida che accompagna i bambini in questo meraviglioso viaggio nel mondo della natura, un viaggio ricco di esperienza e di scoperte che li farà giocare, riflettere, comunicare e creare. I bambini hanno una percezione sulla successione delle fasi della giornata e dei mutamenti stagionali piuttosto vaga; ma una volta stimolati sviluppano una viva curiosità verso il mondo che lo circonda. Attraverso l’osservazione degli ambienti naturali, giochi, lettura di storie, drammatizzazioni, canti, attività manipolative e figurative i bambini saranno stimolati a: OBIETTIVI GENERALI Comprendere, ricordare e rielaborare oralmente contenuti essenziali in successione di una semplice storia Mantenere l’attenzione sul messaggio orale Conoscere il concetto di successione temporale (PRIMA e DOPO) in relazione ad un’esperienza di vita quotidiana, ad una giornata scolastica e ad i cambiamenti stagionali: - AUTUNNO: Otello si prepara ad andare in letargo - INVERNO: Otello dorme nella sua tana - PRIMAVERA: Otello sente bussare alla sua porta - ESTATE: Otello in gita al mare Ascoltare e comprendere semplici messaggi Ampio spazio verrà dato a tutte le attività grafico pittoriche, in quanto l’immagine è uno strumento per comunicare, esprimersi e simbolizzare.

30 INSEGNANTE DI RIFERIMENTO ERICA
PROGETTO CORPO INSEGNANTE DI RIFERIMENTO ERICA "Il campo d'esperienza della corporeità e della motricità contribuisce alla crescita e alla maturazione complessiva del bambino promovendo la presa di coscienza del valore del corpo inteso come una delle espressioni della personalità e come condizione funzionale, relazionale, cognitiva, comunicativa e pratica da sviluppare in ordine a tutti i piani d’attenzione formativa. La forma privilegiata d'attività motoria è costituita dal gioco, che sostanzia e realizza nei fatti il clima ludico della scuola dell’infanzia, adempiendo a rilevanti e significative funzioni di vario tipo, da quella cognitiva a quella socializzante a quella creativa” OBIETTIVI GENERALI Sviluppo delle capacità senso-percettive Capacità di prendere conoscenza e coscienza del sé corporeo Capacità di rapportarsi con l’ambiente circostante Sviluppare competenze motorie adatte all'età Favorire la maturazione e il rafforzamento dell'identità di genere Imparare ad esprimere, accettare e controllare gli stati d'animo propri e altrui Acquisire valori etici fondamentali attraverso la collaborazione e la condivisione.

31 PROGETTO COLORI E FORME INSEGNANTE DI RIFERIMENTO ANTONELLA
Le attività proposte portano dall’analisi delle forme geometriche e dei colori presenti nella realtà circostante, promuovendo nel bambino la scoperta del mondo e degli elementi che lo compongono. L’ approccio a forme e colori e la sperimentazione diretta di tali concetti, attraverso attività didattiche, consente al bambino di esprimere se stesso, di raccontare emozioni, umori e curiosità, in modo diretto e spontaneo. I percorsi proposti offriranno l’opportunità di sperimentare e verificare molteplici tecniche, favorendo la crescita del pensiero figurativo. OBIETTIVI GENERALI COLORI Conoscere quali sono i colori primari e quelli derivati FORME OBIETTIVI GENERALI METTERE IN RELAZIONE OGGETTI IN BASE ALLA FORMA Stimolare la creatività CLASSIFICARE IN BASE ALLA DIMENSIONE, AL COLORE ED ALLA FORMA Esercitare l'uso controllato e finalizzato della mano Sperimentare e conoscere diverse tecniche decorative Favorire l’espressione di stati emotivi attraverso la manipolazione RICONOSCERE LE FORME GEOMETRICHE PRINCIPALI (Cerchio, Quadrato e Triangolo)

32 PROGETTO SICUREZZA INSEGNANTE DI RIFERIMENTO ERICA
L’educazione alla sicurezza nella Scuola dell’Infanzia costituisce un buon strumento per lo sviluppo di comportamenti responsabili e corretti, individuali e di gruppo, orientati a intuire i rischi e a prevenire incidenti, fin da piccoli. I bambini sono portati alla curiosità, alla sperimentazione e all’esplorazione degli spazi, utilizzando come metodo IL GIOCO, impareremo alcune regole base per prevenire i pericoli e gli incidenti in ambiente scolastico e non. OBIETTIVI GENERALI RICONOSCERE SITUAZIONI DI RISCHIO SPERIMENTARE E RISPETTARE LE PRIME NORME DI SICUREZA CONOSCERE E SAPER INDIVIDUARE TUTTI GLI AMBIENTI DELLA SCUOLA CONOSCERE E DENOMINARE I DISPOSITIVI DI SICUREZZA E LA SEGNALETICA DI BASE CONOSCERE E SAPER INDIVIDUARE TUTTI GLI AMBIENTI DELLA SCUOLA

33 PROGETTO ED. STRADALE INSEGNANTE DI RIFERIMENTO ERICA
Il progetto “La strada io la conosco …” ed il progetto “Scuola in sicurezza” saranno strettamente collegati, in quanto entrambi si basano sull’acquisizione di regole base per garantire sicurezza a sé stessi e gli altri. L’acquisizione delle regole ed il raggiungimento degli obiettivi avverrà tramite giochi motori di gruppo, volti all’apprendimento naturale e divertente. OBIETTIVI GENERALI Riconoscere i pericoli presenti sulla strada e attuare comportamenti corretti come pedone Conoscere il significato di alcuni segnali stradali Nel ruolo di bambino-passeggero in auto, conoscere le norme per prevenire ed evitare incidenti (es. stare seduti dietro e non giocare in auto, allacciare la cintura di sicurezza, ecc…)

34 PROGETTO ED. AMBIENTALE INSEGNANTE DI RIFERIMENTO ANTONELLA
In questo laboratorio i bambini seguiranno percorsi, per garantire modalità di apprendimento fondate sulle esperienze dirette (raccolta differenziata – riciclaggio ecc … ). Partendo dal quotidiano e dal vissuto il bambino sarà portato all’esplorazione dell’ambiente con i suoi innumerevoli aspetti, utile ed indispensabile per il raggiungimento di un modo positivo di rapportarsi con il mondo che lo circonda ed avere un rapporto più costruttivo con il territorio. Percepire e discriminare materiali diversi OBIETTIVI GENERALI Conoscere le principali risorse della natura Intuire la responsabilità individuale nella salvaguardia dell’ambiente Stimolare la creatività attraverso il riutilizzo dei materiali di recupero Saper decodificare simboli relativi alla tutela ambientale ed alla raccolta differenziata

35 LABORATORIO DI INGLESE
per i bimbi di 5 anni (VERDI) INS. ALESSANDRA ED ERICA

36 LABORATORIO DI INGLESE per i bimbi di 5 anni (VERDI)
INS. ALESSANDRA ED ERICA MAGGIO/GIUGNO AT THE BEACH CONOSCERE IL LESSICO RELATIVO ALL’AMBIENTE SPIAGGIA MEMORIZZARE UN TESTO IN RIMA E SAPERLO RIPRODURRE

37 LABORATORIO DI INGLESE
Per i bimbi di 4 anni (GIALLI) INS. ALESSANDRA ED ERICA

38 … TUTTA LA DURATA. DEL PROGETTO, SARA’ ACCOMPAGNATA DA. “MR
… TUTTA LA DURATA DEL PROGETTO, SARA’ ACCOMPAGNATA DA “MR. BOX” CHE INTRODURRA’ LA LEZIONE E PORTERA’ IL MATERIALE OCCORRENTE PER LO SVOLGIMENTO DELLA STESSA …

39 Laboratorio di Religione

40 Il percorso del laboratorio di religione è progettato a partire dal tessuto esperienziale del bambino, così come indicano i nuovi Obiettivi di Apprendimento per Campi di Esperienza della Conferenza Episcopale Italiana (DPR. 11 febbraio 2011). Il percorso del laboratorio di religione è atto a favorire lo sviluppo della dimensione religiosa nel bambino. La dimensione religiosa non è un fatto a parte ma "abita" qualsiasi vissuto umano, soprattutto quello dei più piccoli che sono curiosi per natura e si pongono continuamente i grandi interrogativi della vita.

41 L'obiettivo principale dell'educazione religiosa è quello di dare al bambino una visione globale e coerente della vita, una vita dotata di senso grazie a dei punti fermi che diano sicurezza, apertura verso l'altro, solidarietà, ovvero il messaggio cristiano e la figura di Gesù.

42 Obiettivi di apprendimento
Riconoscere il mondo come dono di Dio Creatore. Scoprire come Dio abbia chiesto la collaborazione dell'uomo per offrirgli continuamente la Sua amicizia. Scoprire la persona di Gesù di Nazaret così come viene presentata dai Vangeli e come viene celebrata nelle feste cristiane.

43 Obiettivi di apprendimento
Riconoscere che la Chiesa è la grande famiglia degli amici di Gesù. Ascoltare racconti biblici ed evangelici riconoscendo in essi comportamenti che rappresentano valori per vivere relazioni positive e serene. Riflettere su come sia possibile esprimere l'amore per la natura, per gli altri, per Gesù attraverso gesti, azioni, parole.

44 Dio offre all'uomo la sua amicizia La nascita e la vita di Gesù
Settembre Ottobre Novembre Felici insieme Che meraviglia il creato! Un arcobaleno di pace La nascita e la vita di Gesù Dicembre Gennaio Febbraio Il dono più bello: Gesù Un bambino di nome Gesù Gesti di "condivisione" e aiuto reciproco L’amicizia continua: la Pasqua e la Chiesa Marzo Aprile Maggio/Giugno L'amore e il perdono Gesù è con noi Maria mamma d'amore e la Chiesa comunità cristiana

45 Laboratorio di religione
Progetto Famiglia Progetto Amicizia

46 Progetto Famiglia La famiglia è la più antica e fondamentale istituzione sociale, base di ogni ordinamento civile, politico e religioso. Il bambino al suo ingresso nella scuola dell’Infanzia, ha già una sua storia personale che lo conduce a possedere un complesso patrimoniale di atteggiamenti, capacità e orientamenti. E’ importante aiutare il bambino a prendere coscienza della propria storia personale.

47 Fare educazione ai valori della famiglia nella scuola dell’Infanzia significa:
preparare percorsi che avviino il bambino a riconoscere il primo nucleo sociale di appartenenza preparare attività e percorsi per la conoscenza del nome e per condurre il bambino a riflettere sulla composizione del nucleo familiare condurre i bambini a costruire il proprio albero genealogico preparare attività e giochi per costruire il proprio libro della famiglia

48 Progetto Amicizia Ogni amicizia, in qualunque età fiorisca e nella varietà delle sue forme, risponde a un insopprimibile esigenza comunicativa dell’individuo. Inserendo il concetto dell’amicizia nell’ambito della scuola dell’Infanzia, si sente la necessità di mettere in campo energie e strategie per il passaggio dalla cultura dell’indifferenza alla cultura della differenza, e da questa, alla cultura dell’accoglienza e della condivisione.

49 Fare educazione ai valori dell’amicizia nella scuola dell’Infanzia significa:
preparare percorsi che favoriscano rapporti interpersonali per comprendere il valore dell’amicizia organizzare giochi per far capire l’importanza di appartenenza ad una comunità promuovere la condivisione di giocattoli e giochi preparare attività e giochi di squadra per stabilire relazioni di amicizia con gli adulti ed i pari

50 SARANNO ATTIVATI I SEGUENTI LABORATORI A CARICO DELLE FAMIGLIE - NUOTO (LUNEDI’ E VENERDI’ IN ORARIO SCOLASTICO) - DANZA (LUNEDI’ IN ORARIO EXTRASCOLASTICO) - JUDO (MARTEDI’ IN ORARIO EXTRASCOLASTICO) - ATTIVITA’ MOTORIA (MARTEDI’ IN ORARIO SCOLASTICO)

51 e degli schemi dinamici e posturali di base
RITENIAMO IMPORTANTE FARE UNA RIFLESSIONE SULLA DIFFERENZA TRA ATTIVITA’ MOTORIA CHI LA SVOLGE? IL LAUREATO IN SCIENZE MOTORIE DEFINIZIONE: La ginnastica ludico motoria è un’attività di avviamento allo sport che attraverso il gioco e il movimento guidato persegue obiettivi che consistono nello sviluppo delle capacità senso-percettive e degli schemi dinamici e posturali di base ( camminare, correre, saltare, lanciare, stare in equilibrio). E nella progressiva acquisizione della coordinazione dei movimenti e della padronanza del proprio comportamento motorio, aiuta a interagire e collaborare con i pari, con il contesto, utilizzando diversi materiali proposti (palle, cerchi, asse di equilibrio, corde, ecc ..)

52 PSICOMOTRICITA’ E NEUROPSICOMOTRICITA’ DEFINIZIONE:
CHI LA SVOLGE? LO PSICOMOTRICISTA Educativa e Preventiva DEFINIZIONE: L'attività psicomotoria è una disciplina educativa, rieducativa e terapeutica che considera la globalità della persona ed utilizza il movimento per interagire con essa. È una modalità di approccio e di attività a mediazione corporea, che tende a facilitare o a ricostituire gli aspetti mancanti, interrotti o compromessi della comunicazione della persona con se stessa, con l'altro e con il mondo circostante. I movimenti compiuti, le posture, i ritmi adottati, il tono muscolare, raccontano di emozioni, blocchi, frustrazioni, inibizioni. La seduta di psicomotricità può essere singola o in piccolo gruppo ( 1 specialista a 5 bambini) . E NEUROPSICOMOTRICITA’ La terapia neuro-psicomotoria si rivolge al singolo bambino; è una terapia mirata che si focalizza sulle capacità e sulle potenzialità residue ponendosi obiettivi che sono del tutto individuali per ciascun paziente e volgendo l’attenzione ad ogni campo di intervento neuro-psicomotorio: sensomotorio , cognitivo, comportamentale.

53 Verso la scuola primaria…
PROGETTO 5 ANNI LO SCREENING legge 170/2010 Art. 3 comma 3 E’ compito delle scuole di ogni ordine e grado, comprese le scuole dell’infanzia, attivare, previa apposita comunicazione alle famiglie interessate, interventi tempestivi, idonei ad individuare i casi sospetti di DSA degli studenti, sulla base dei protocolli regionali di cui all’articolo 7, comma 1. L’esito di tali attivita’ non costituisce, comunque, una diagnosi di DSA.

54 FASI DEL NOSTRO PROGETTO
COMUNICAZIONE ALLE FAMIGLIE SOMMINISTRAZIONE TEST S-R 4 ANNI RESTITUZIONE ALLE FAMIGLIE, CON COLLOQUI INDIVIDUALI NEL CASO DI PUNTEGGIO BASSO PER CONCORDARE INSIEME UN PERCORSO CONDIVISO ATTIVITA’ DI POTENZIAMENTO E CONSOLIDAMENTO SOMMINISTRAZIONE TEST S-R 5 ANNI INCONTRO DI RESTITUZIONE ALLE FAMIGLIE.

55 Ad oggi ... Test S – R 4 anni

56 Abilità linguistica

57 Abilità fonologica

58 Abilità logico-matematica

59 Sviluppo psicomotorio

60 Totale generale

61 Noi chiamiamo i genitori a una corresponsabilità, non chiediamo e non vogliamo una delega cieca, bensì un dialogo e una verifica costante sulle ragioni che stanno alla base delle scelte con cui i bambini vengono guidati nel percorso educativo e scolastico.

62 … e Grazie per l’attenzione !! e la Coordinatrice Didattica
Ester Le Maestre Erica Simona Alessandra Antonella Cristina e la Coordinatrice Didattica


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