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Provincia di Genova Servizio Organizzazione e Sviluppo Risorse Umane

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Presentazione sul tema: "Provincia di Genova Servizio Organizzazione e Sviluppo Risorse Umane"— Transcript della presentazione:

1 Provincia di Genova Servizio Organizzazione e Sviluppo Risorse Umane
Il Piano di Formazione STRUMENTO ATTIVO DEL PROCESSO DI RIFORMA 0 - copertina Provincia di Genova Servizio Organizzazione e Sviluppo Risorse Umane

2 Il Piano di Formazione tra analisi della complessità e gestione del cambiamento
Il cambiamento della Pubblica Amministrazione La Provincia di Genova 1 - TIPO 1 HOME PAGE Inserire frecce ai link La Formazione

3 Il cambiamento della Pubblica Amministrazione
La P.A. è soggetta a un profondo processo di cambiamento, che in particolare influisce sulle funzioni e sul funzionamento degli Enti Locali, non più enti burocratici che operano per adempimenti, ma sistemi organici che rispondono ai bisogni del territorio e dei cittadini Tra le fonti del cambiamento si possono vedere in particolare: La riforma degli Enti locali Il Contratto nazionale di lavoro 1.1 evidenziare tutti i contenuti con un fondino Distaccare i titoli dai contenuti

4 La riforma degli Enti Locali
Nuovo “quadro normativo” nel Testo Unico degli Enti Locali: miglioramento dell’affidabilità reciproca tra servizi pubblici e società civile principi di sussidiarietà, trasparenza, responsabilità sul risultato razionalità nell’utilizzo delle risorse a disposizione dell’Ente (dalla “pianta” organica alla “dotazione” organica) evoluzione del principio del controllo: dalla legittimità formale all’efficacia ed efficienza RICHIEDE ALLA FORMAZIONE migliorare la qualità delle interrelazioni dell’ente con il contesto esterno migliorare la capacità di lettura del territorio e della dinamica dei suoi bisogni sviluppare una piu’ forte razionalità nell’utilizzazione delle risorse dell’ente 1.1.1

5 Il Contratto Nazionale di Lavoro
C.C.N.L organico alla riforma: progressione verticale (percorsi di carriera) progressione orizzontale (sviluppo delle professionalità) gestione meritocratica delle Risorse Umane sistematicità degli investimenti formativi formazione RICHIEDE ALLA FORMAZIONE 1.1.2 migliorare le competenze aspecifiche dei profili professionali consolidare il sistema di gestione meritocratica

6 La Provincia di Genova Un nuovo quadro di compiti istituzionali
Forte ricambio della dotazione organica Rapida evoluzione del sistema tecnologico L’Ente ha dovuto rispondere negli ultimi anni, pur restando vincolato ad obiettivi di stabilità della spesa, ad una serie di stimoli che hanno modificato profondamente il contesto operativo determinando esigenze formative specifiche: 1.2

7 - Formazione Professionale - Edilizia Scolastica
Da questo nuovo quadro viene sottolineata ulteriormente la funzione provinciale di coordinamento e pianificazione, affiancando al potenziamento dei compiti già attribuiti (ambiente, difesa del suolo, caccia e pesca, acqua, rifiuti, strade, trasporti) nuove responsabilità in settori di particolare rilevanza: - Mercato del Lavoro - Collocamento - Formazione Professionale - Edilizia Scolastica 1.2.1 verificare con Sandro ev. altri compiti

8 - Il rinnovamento del 40% dei dirigenti
Negli ultimi anni si è accelerato notevolmente il ricambio della dotazione organica, sottolineando una valenza specifica della formazione dedicata ai dirigenti e ai quadri che hanno responsabilità di gestione delle risorse umane. Nel periodo tra il 1995 e il 2001 si sono registrati: - Il rinnovamento del 40% dei dirigenti - Il rinnovamento di oltre il 50% dei funzionari (cat.D) - L’accrescimento professionale di una parte rilevante del personale attraverso il passaggio alla categoria superiore - Uno spostamento della dotazione organica verso le categorie più alte 1.2.2

9 Si può utilizzare la dotazione strumentale come indicatore:
Questa evoluzione, comune al complesso della Pubblica Amministrazione, ha comportato per il nostro Ente un crescente utilizzo dell’office automation, la diffusione della rete intranet come canale per la gestione delle attività istituzionali e l’avvio di forme di e-government. Si può utilizzare la dotazione strumentale come indicatore: - Nel 1995 dotazione 150 computers, 30 collegati in rete - Nel 2001 dotazione 1061 computers, oltre 850 in rete 1.2.3

10 La Provincia di Genova ha individuato nella formazione uno strumento strategico di gestione del cambiamento. Per questo ha deciso di dotarsi di: UN UFFICIO FORMAZIONE ED ORGANIZZAZIONE UN PROGRAMMA DELLE INIZIATIVE FORMATIVE 1.3 UN PIANO DI FORMAZIONE

11 L’Ufficio Formazione e Organizzazione
L’Ufficio Formazione e Organizzazione è stato potenziato, dall’anno 2000, con un ruolo autonomo e specifico di progettazione, coordinamento e gestione delle attività formative. Durante il 2001 è stata erogata formazione, attraverso 49 differenti iniziative fruite da 1146 partecipanti, per un totale di oltre ore. 1.3.1

12 Il Piano di Formazione indirizza le attività formative sulla base di:
Scelte di fondo Obiettivi Strategici Politiche del personale Analisi dei bisogni formativi Destinatari Percorsi Metodologia 1.3.2 ILPERCHE’ LO SI VEDE NEL PIANO, IL COME NEL PROGRAMMA

13 Le scelte di fondo Il processo di riforma ha fornito dei punti di riferimento chiari dal punto di vista normativo, ma per un cambiamento reale il Piano di Formazione deve dare impulso ad un passaggio a nuovi criteri di qualità La formazione deve essere proattiva, anticipare lo sviluppo complessivo dei bisogni formativi ed organizzativi per progettare le azioni anziché reattiva alle sole domande esplicite Una impostazione didattica interattiva deve ridurre lo iato tra teoria e prassi e superare i modelli di apprendimento scolastico Vanno incentivate le attività di “learning organization”, quali comunità di pratiche, forum telematici, reti professionali, utilizzo di docenti interni, lavoro di gruppo e altre forme di condivisione delle esperienze. 1.1

14 Obiettivi strategici degli Organi Politici della Provincia di Genova
Relazione Previsionale e Programmatica : programmi per sviluppo economico, occupazione, tutela dell’ambiente e del territorio funzioni di supporto organizzativo, economico-finanziario, di gestione Provincia come soggetto di negoziazione territoriale migliorare la permeabilità tra le Aree e i Servizi migliorare efficienza e qualità dei servizi resi all’utenza migliorare la trasparenza e la comunicazione con il contesto esterno

15 Le Politiche del Personale
Il Piano di Formazione deve favorire sistemi di gestione delle risorse umane coerenti con le scelte dell’Ente e gli obiettivi prioritari Contenimento dell’organico e qualificazione della spesa Acquisizione di risorse di pregio Miglioramenti salariali improntati su criteri meritocratici individuati dall’Amministrazione e in coerenza con quanto contemplato nel CCNL e nella contrattazione decentrata. 1.1

16 Analisi dei bisogni formativi
Deriva dall’analisi di: strategie politiche politiche delle aree piano del personale valutazione delle prestazioni del singolo dipendente interviste a testimoni-chiave aumentare la condivisione delle scelte effettuate ai diversi livelli rafforzare la variabile comportamento all’interno della prestazione migliorare la capacità di integrazione dei fattori innovativi sistematizzare la formazione al ruolo/profilo rafforzare motivazione al lavoro e consapevolezza del ruolo sviluppare e consolidare atteggiamenti imprenditivi consolidare gli strumenti gestionali rafforzare le competenze specialistiche

17 I destinatari Il Piano di Formazione dà particolare rilievo ad azioni rivolte a risorse ad alto potenziale rispetto agli obiettivi di cambiamento caratterizzate da alcuni dei seguenti fattori critici: Titolo di studio elevato Motivazione alla crescita professionale Giovane età Alto livello di valutazione delle prestazioni 1.1

18 Percorsi In riferimento ad alcuni obiettivi formativi trasversali e strategici il Piano di Formazione privilegia la modalità del percorso formativo: insieme di iniziative formative accomunate da uno stesso obiettivo rivolte a destinatari differenti SVILUPPARE E CONSOLIDARE COMPORTAMENTI MANAGERIALI E IMPRENDITIVI SVILUPPARE E CONSOLIDARE COMPORTAMENTI MANAGERIALI EFFICACI NELLA GESTIONE DELLE INTERAZIONI CON IL CONTESTO ESTERNO SVILUPPARE E CONSOLIDARE COMPORTAMENTI EFFICACI NELLA GESTIONE INTERNA DELL’ENTE 1.1

19 Metodologia Le iniziative formative non devono riecheggiare le tradizionali lezioni accademiche, ma ancorarsi fortemente alla realtà organizzativa e operativa Formazione/ricerca d’aula Formazione/intervento guidato sul campo E-learning Sviluppo e attivazione del “saper essere” Learning organization 1.1

20 SVILUPPARE E CONSOLIDARE ATTEGGIAMENTI IMPRENDITIVI
Il percorso formativo si prefigge di sviluppare tre obiettivi principali: Posizionare i profili attitudinali e professionali (sistema delle competenze) della dirigenza pubblica rispetto a quella privata facendo riferimento alle quattro tipologie organizzative classiche: - a fine di lucro (azionista o padrone) - di servizio (cliente o utente) - di benessere pubblico (cittadino) - di mutuo beneficio (associato) Esaminare le Sponsorizzazioni e i Finanziamenti come opportunità imprenditoriali del settore pubblico, valutando le motivazioni, le metodologie e i sistemi di controllo necessari per attivarle Sperimentare l’attivazione di sponsorizzazioni e di progetti europei, valutando lo sviluppo delle risorse disponibili ed il mutamento del sistema delle competenze che tale attivazione comporta.

21 SVILUPPARE UN COMPORTAMENTO MANAGERIALE EFFICACE NELLA GESTIONE DELLE INTERAZIONI CON L’ESTERNO
Il percorso formativo si prefigge di sviluppare cinque obiettivi principali: Posizionare i profili attitudinali e professionali (sistema delle competenze) dei destinatari rispetto a quella privata facendo riferimento alle quattro tipologie organizzative classiche: - a fine di lucro (azionista o padrone) - di servizio (cliente o utente) - di benessere pubblico (cittadino) - di mutuo beneficio (associato) Posizionare le aree organizzative di appartenenza dei destinatari rispetto al contesto esterno di riferimento, evidenziando le peculiarità delle aree di line e di staff. Trasferire ai destinatari la conoscenza delle principali metodologie manageriali necessarie per sviluppare e governare il rapporto con il contesto esterno: - comunicazione di impresa - marketing - pianificazione Definire obiettivi di sviluppo organizzativo (es: sistemi di monitoraggio per la lettura del territorio e della dinamica dei suoi bisogni) Sperimentare azioni di marketing valutando lo sviluppo delle risorse disponibili ed il mutamento del sistema delle competenze che tale attivazione comporta.

22 SVILUPPARE E CONSOLIDARE COMPORTAMENTI EFFICACI NELLA GESTIONE INTERNA DELL’ENTE
Il percorso formativo si prefigge di sviluppare quattro obiettivi principali: Posizionare i profili attitudinali e professionali (sistema delle competenze) dei destinatari rispetto a quella privata facendo riferimento alle quattro tipologie organizzative classiche - a fine di lucro (azionista o padrone) - di servizio (cliente o utente) - di benessere pubblico (cittadino) - di mutuo beneficio (associato) Individuare le principali metodologie di Gestione delle Risorse Umane, Economiche e Strumentali: - Contollo di Gestione - Marketing interno - Reporting direzionale - Qualità Individuare le risorse critiche di competenza, gli strumenti più adeguati per gestirle e gli obiettivi di miglioramento Sperimentare gli strumenti individuati valutando lo sviluppo delle risorse disponibili ed il mutamento del sistema delle competenze che tale attivazione comporta

23 Il Programma di Formazione
garantisce la definizione delle attività formative per arrivare ad un sistema di schede collegate agli obiettivi strategici 1.3.2 ILPERCHE’ LO SI VEDE NEL PIANO, IL COME NEL PROGRAMMA

24 Il PROGRAMMA parte dagli obiettivi fissati dal piano per definire la specificità delle azioni formative OBIETTIVI STRATEGICI O GENERALI OBIETTIVI OPERATIVI INIZIATIVE FORMATIVE Obiettivi strategici e operativi Risultati attesi e attività formative Argomenti trattati e metodologia didattica Durata, n° edizioni e partecipanti Calendarizzazione e costi

25 Gli Obiettivi strategici e le schede del Programma
Sviluppare e consolidare atteggiamenti imprenditivi: schede 1 - 2 Sostenere la dinamica evolutiva delle capacità gestionali dell’apparato: schede 1 – 2 – 3 – 4 – 5 - 6 Rafforzare la motivazione al lavoro e la consapevilezza del prorio ruolo: schede 1 – 2 – 3 Formazione Specialistica: scheda 1 Formazione reattiva: scheda 1 Formazione specifica: scheda 1 Formazione alla certificazione di qualità: scheda 1 Formazione alla sicurezza: schede 1 – 2

26 Unità organizzative interessate
OBIETTIVO OPERATIVO: Sviluppare e consolidare atteggiamenti imprenditivi RISULTATI ATTESI: Migliore utilizzazione dei finanziamenti ministeriali ed europei. Migliorare l’utilizzazione delle opportunità offerte dalla normativa sulle sponsorizzazioni. ATTIVITÀ FORMATIVE: Seminario sulle modalità di finanziamento delle iniziative pubbliche, sulle opportunità della normativa in merito ai fondi di incentivazione Formazione alle competenze imprenditive Categorie destinatarie Dirigenti, D3 Calendarizzazione: Biennale Argomenti trattati Metodologia didattica Durata Profili partecipanti Numero Unità organizzative interessate a Opportunità previste dalle norme, contrattuali e non, di incremento del fondo di incentivazione (sponsorizzazioni, ecc.) Seminario e/o incontro dibattito con esperti e consulenti, partecipazione a convegni 21 h (5 ed.) Dirigenti Responsabili degli uffici di line 42 53 Tutte, in particolare quelle di line b Il ruolo dell’imprenditore, Le competenze imprenditive, Le competenze trasversali: differenze tra manager e imprenditore Formazione attiva, Incontri con soggetti esterni all’ente per testimonianze. 28 h Scheda a1

27 Metodologia didattica Unità organizzative interessate
A2 OBIETTIVO OPERATIVO Rendere efficaci, efficienti, trasparenti e visibili le interazioni con il contesto esterno RISULTATI ATTESI: migliorare: le sinergie intraente; l’utilizzazione delle potenzialità dell’apparato; il funzionamento del sistema organizzativo; la visibilità e la trasparenza delle azioni esterne della Provincia; il rapporto di fiducia con il cittadino/utente; il senso di responsabilità rispetto ai risultati. Rafforzare, nell’apparato, l’orientamento all’utente/fruitore ATTIVITÀ FORMATIVE Formazione sulla pianificazione strategica Il marketing dei servizi La comunicazione d’impresa Categorie destinatarie Dirigenti, D3 Calendarizzazione Triennale Argomenti trattati Metodologia didattica Durata Profili partecipanti Numero Unità organizzative interessate a Pianificazione strategica: P.A. e Strategia ambiente e governo degli istituti pubblici la definizione delle strategie contracting out e contracting in la s. sovraordinata e orizzontale la gestione del cambiamento strategico e organizzativo Lezione a carattere seminariale e project work 35 ore (6 ed.) Dirigenti Responsabili d’ufficio 42 53 Tutte b Il marketing nella PA: le azioni di marketing marketing e fornitori marketing e miglioramento dei processi marketing e clienti il servizio eccellente problem solving e problema finding miglioramento degli input e degli output le organizzazioni di servizio. c Comunicazione d’impresa: comunicazioni interne ed esterne strumenti della comunicazione strumenti della comunicazione interna ed esterna strategia della comunicazione Seminari, gruppi di lavoro, project work 28 h (5 ed.)

28 Unità organizzative interessate
B1 OBIETTIVO OPERATIVO Sviluppare una più forte razionalità nell’utilizzazione delle risorse dell’ente RISULTATI ATTESI: Sviluppare e consolidare i sistemi di controllo dell’efficacia e dell’efficienza; Potenziare la gestione delle risorse umane e strumentali; Migliorare le relazioni funzionali tra aree e controllo interno; rinforzare la managerialità tra aree e controllo interno. ATTIVITÀ FORMATIVE Formazione su “la gestione delle risorse” Formazione al marketing interno Categorie destinatarie: Dirigenti, D3, D responsabili di unità organizzative Calendarizzazione: Triennale Argomenti trattati Metodologia didattica Durata Profili partecipanti Numero Unità organizzative interessate a Concetto di qualità e gestione delle risorse: organizzative, umane, strumentali, economico-finanziarie. Lezioni e project work 35 ore (8 ed.) Dirigenti Responsabili d’ufficio Funzionari responsabili di unità organizzative 42 53 20 Tutte b Il marketing interno e procedure trasversali 21 ore (10 ed.) Funzionari 70 B1

29 Unità organizzzative interessate
B2 OBIETTIVO OPERATIVO: Migliorare la permeabilità tra aree e servizi RISULTATI ATTESI: Miglioramento quali-quantitativo del lavoro tra aree e per programmi; Miglioramento delle comunicazioni tra differenti unità organizzative; Migliorare la capacità di reporting verso i vertici della struttura ATTIVITÀ FORMATIVE: Comunicazione d’impresa marketing interno La programmazione e il lavoro di gruppo, il reporting Il lavoro di gruppo Categorie destinatarie: Dirigenti, D3, D responsabili di unità organizzative Calendarizzazione: Triennale Argomenti trattati Metodologia didattica Durata Profili partecipanti N. Unità organizzzative interessate a Comunicazione d’impresa: comunicazioni interne ed esterne strumenti della comunicazione strumenti della comunicazione interna ed esterna strategia della comunicazione Seminari, gruppi di lavoro, project work 28 h (6 ed.) Dirigenti e Responsabili d’ufficio (partecipano al programma A2.C, sostitutivo) Funzionari 120 Tutte b Il marketing interno e procedure trasversali Lezioni e project work 21 ore (10 ed.) Responsabili d’ufficio Funzionari (partecipano al programma B1.B, sostitutivo) 53 70 c Project management: le forme di organizzazione l’organizzazione per progetti il p.m. nell’ente locale la gestione tecnica del progetto la gestione manageriale del progetto il reporting e l’auditing del progetto le variabili critiche del progetto il lavoro di progetto (5 ed.) Dirigenti 42 d La tenuta delle riunioni Formazione attiva

30 Unità organizzative interessate
B3 OBIETTIVO OPERATIVO Migliorare le competenze aspecifiche dei profili professionali RISULTATI ATTESI: Aumento della flessibilità e della mobilità intraente; Aumento della partecipazione alla selezioni verticali ATTIVITÀ FORMATIVE: Comunicazioni interpersonali e di gruppo; Lavoro di gruppo e gestione delle riunioni; Formazione al ruolo; Categorie destinatarie: Dirigenti, D3, C, B; Dirigenti, D3, D; Tutte; Calendarizzazione Triennale e pluriennale per la formazione al ruolo Argomenti trattati Metodologia didattica Durata Profili partecipanti Numero Unità organizzative interessate a La gestione delle relazioni La comunicazione interpersonale efficace Formazione attiva 21 ore (8 ed.) (3 ed.) Dirigenti Responsabili d’ufficio Personale di front line 42 53 30 Tutte Unità con servizio di sportello b I gruppi e il lavoro di gruppo La gestione dei gruppi La leadership Le riunioni e la loro gestione Dirigenti Responsabili d’ufficio (partecipano al programma B2.D, sostitutivo) Professional junior e senior c La qualità Sicurezza Efficienza Ottimizzazione procedure Gruppi misti di qualità (project work gestiti dai responsabili con un tutor dell’uff. formaz.) 28 ore Tutti i profili in attività pluriennale 700 B3

31 Unità organizzative interessate
B4 OBIETTIVO OPERATIVO Consolidare il sistema di gestione meritocratica RISULTATI ATTESI: Migliorare l’affidabilità delle valutazioni; Migliorare il sistema di gestione delle risorse umane; Migliorare le capacità gestionali dei capi. ATTIVITÀ FORMATIVE La gestione delle risorse umane La valutazione del personale Categorie destinatarie Dirigenti, D3, D responsabili di unità organizzative Calendarizzazione Triennale Argomenti trattati Metodologia didattica Durata Profili partecipanti Numero Unità organizzative interessate a Gestione e organizzazione Il ruolo del responsabile Gli strumenti della gestione Le tecniche gestionali Formazione attiva 28 h (10 ed.) Dirigenti Responsabili d’ufficio Funzionari (partecipano al programma B2, complementare) 42 53 20 Tutte b La valutazione del personale: i profili professionali l’analisi e la valutazione delle posizioni la valutazione della prestazioni sistema premiante e valutazione delle prestazioni la valutazione del potenziale Seminari, gruppi di lavoro, project work 21 h B4

32 Unità organizzative interessate
B5 OBIETTIVO OPERATIVO Rafforzare le competenze specifiche dei profili di alcune unità organizzative RISULTATI ATTESI: Migliorare le competenze dei professional; Consolidare le professionalità specialistiche (da analisi dei bisogni) ATTIVITÀ FORMATIVE Formazione al ruolo: la gestione delle relazioni; Formazione al ruolo: il project management; Formazione specialistica. Categorie destinatarie D3, D, C Calendarizzazione Triennale Argomenti trattati Metodologia didattica Durata Profili partecipanti Numero Unità organizzative interessate a La gestione delle relazioni La comunicazione interpersonale efficace Formazione attiva 21 h (2 ed.) Professional Senior Professional Junior 14 17 Tutte b Project management: l’organizzazione per progetti il p.m. nell’ente locale la gestione tecnica del progetto le variabili critiche del progetto il reporting e l’auditing del progetto Seminari, gruppi di lavoro, project work c Formazione specialistica Presso enti esterni Da definire B5

33 Unità organizzative interessate
B6 - OBIETTIVO OPERATIVO consolidare i moderni strumenti gestionali e sviluppare una maggiore razionalità nell’utilizzazione delle risorse dell’ente RISULTATI ATTESI: Migliorare le tecniche di pianificazione e controllo; Rinforzare la cultura gestionale; Migliorare le relazioni funzionali tra aree e controllo interno; Consolidare i comportamenti manageriali ATTIVITÀ FORMATIVE Pianificazione e controllo; Reporting, report e strumentazione informatica; La contabilità economica e analitica Addestramento alla procedura informatica sulla contabilità economica e analitica La gestione delle risorse umane. Categorie destinatarie Dir, D3, Dir, D3, D B, C, D Calendarizzazione Triennale Argomenti trattati Metodologia didattica Durata Profili partecipanti N. Unità organizzative interessate a Tecniche direzionali Pianificazione Programmazione Controllo Seminari, gruppi di lavoro, project work 21 h (6 ed.) Dirigenti Responsabili d’ufficio Professional Senior 42 53 14 Tutte b Il processo di pianificazione e controllo verifiche intermedie e finali il reporting la strumentazione informatica 28 h (11 ed.) Professional Senior/ Junior Funzionari (resp. di U.O.) Coordinatori di servizio o di ambito e Ispettori 17 20 12 c l’aspetto finanziario ed economico della gestione le variazioni economiche e le variazioni finanziarie i costi e i ricavi i conti e le rilevazioni (8 ed.) Responsabili d’Ufficio d Addestramento alla procedura informatica l’introduzione dell’Euro Lezioni, project work Vari profili delle cat. B, C, D (individuati dalle Aree) 90 e La gestione delle risorse umane Gestione e organizzazione Il ruolo del responsabile Gli strumenti della gestione Le tecniche gestionali Formazione attiva (10 ed.) Dirigenti e Responsabili d’ufficio Funzionari (partecipano al programma B4.D, sostitutivo) B6

34 Unità organizzative interessate
C1 OBIETTIVO OPERATIVO Rafforzare nella prestazione il fattore comportamento RISULTATI ATTESI: Migliorare i comportamenti gestionali e Rinforzare la cultura gestionale; Migliorare le relazioni intraorganizzative; Migliorare i rapporti interpersonali. ATTIVITÀ FORMATIVE Formazione al ruolo Formazione aspecifica Categorie destinatarie Dir, D3; D; Calendarizzazione Triennale Argomenti trattati Metodologia didattica Durata Profili partecipanti Numero Unità organizzative interessate a Analisi dei ruoli Analisi delle procedure Riprogettazione delle procedure Miglioramento del sistema di integrazione tra i ruoli Rispetto alle interazioni formali Rispetto alle relazioni interpersonali Seminari. Gruppi di lavoro e project work con metodologia didattica attiva al fine di misurare lo iato tra reale e formale 28 h (11 ed.) Dirigenti Responsabili d’ufficio Professional Senior Professional Junior Funzionari (resp. di U.O.) Coordinatori di servizio o di ambito e Ispettori 42 53 14 17 20 12 Tutte b La qualità Sicurezza Efficienza Ottimizzazione procedure (idem B3 punto c) Gruppi misti di qualità (project work gestiti dai responsabili con un tutor dell’uff. formaz.) al fine di condividere ciò che è comune e gli eventuali miglioramenti. Tutti i profili attraverso attività pluriennale (idem B3 punto c, sostitutivo) 700 C1

35 Unità organizzative interessate
C2 OBIETTIVO OPERATIVO Migliorare l’integrazione nel sistema socio tecnico dei fattori innovativi RISULTATI ATTESI: Integrazione efficiente e organica nella struttura di nuove funzioni; Adattamento organizzativo e gestionale all’innovazione tecnologica; Adattamento organizzativo e gestionale ai nuovi ruoli. ATTIVITÀ FORMATIVE Formazione/intervento; Formazione al ruolo. Categorie destinatarie Dirigenti, D3, D Calendarizzazione Biennale Argomenti trattati Metodologia didattica Durata Profili partecipanti Numero Unità organizzative interessate a Organizzazione e innovazione Principi base delle organizzazioni L’organizzazione di servizio Tecnologie e organizzazione Informatica direzionale Le nuove tecnologie informatiche Tecnologie informatiche e organizzazione Seminario Gruppi misti di qualità (project work con un tutor dell’uff. formaz.) al fine di condividere ciò che è comune e gli eventuali miglioramenti. 14 h (4 ed.) (tutti) 35 h (2 ed.) (cat. D e D3 individuati) Dirigenti Responsabili d’Ufficio Funzionari individuati ad hoc (uno per ogni Area o Unità organizzativa complessa) 42 53 15 Tutte b Analisi dei ruoli Analisi delle procedure Riprogettazione delle procedure Miglioramento del sistema di integrazione tra i ruoli Rispetto alle interazioni formali Rispetto alle relazioni interpersonali Seminari. Gruppi di lavoro e project work con metodologia didattica attiva al fine di misurare lo iato tra reale e formale 28 h (11 ed.) Responsabili d’ufficio Professional Senior Professional Junior Funzionari (resp. di U.O.) Coordinatori di servizio o di ambito e Ispettori 14 17 20 12 (idem C1 punto a, sostitutivo) C2

36 Unità organizzative interessate
C3- OBIETTIVO OPERATIVO rafforzare la motivazione al lavoro e l’identità professionale RISULTATI ATTESI: Migliorare la comprensione e l’utilizzazione degli strumenti del sistema premiante; promuovere una lettura dell’organiz. attraverso l’ottica di genere; migliorare il sistema comunicativo interno all’Ente, le capacità negoziali, la gestione degli strumenti comunicativo-gestionali (top-down e bottom-up) ATTIVITÀ FORMATIVE Formazione sugli strumenti della comunicazione interna Formazione al sistema premiante Formazione al ruolo Formazione all’organizzazione Formazione al rafforzamento dell’identità professionale Categorie destinatarie Dirigenti, D3, D C,B,A Calendarizzazione:Triennale Argomenti trattati Metodologia didattica Durata Profili partecipanti Numero Unità organizzative interessate a Comunicazione d’impresa: comunicazioni interne ed esterne strumenti della comunicazione strumenti della comunicazione interna ed esterna strategia della comunicazione (idem A2 punto c) Seminari, gruppi di lavoro, project work 28 h (5 ed.) Dirigenti Responsabili d’ufficio (idem A2 punto c, sostitutivo) 42 53 Tutte b La valutazione del personale: i profili professionali l’analisi e la valutazione delle posizioni la valutazione della prestazioni sistema premiante e valutazione delle prestazioni la valutazione del potenziale (idem B4 punto b) 21 h (10 ed.) Funzionari (idem B4 punto b, sostitutivo) 20 c Analisi dei ruoli Analisi delle procedure Riprogettazione delle procedure Miglioramento del sistema di integrazione tra i ruoli Rispetto alle interazioni formali Rispetto alle relazioni interpersonali Seminari. Gruppi di lavoro e project work con metodologia didattica attiva al fine di misurare lo iato tra reale e formale (11 ed.) Professional Senior Professional Junior Funzionari (resp. di U.O.) Coordinatori di servizio o di ambito e Ispettori 14 17 12 (idem C1 punto a, sostitutivo) d I processi decisionali Le comunicazioni interpersonali e di gruppo La negoziazione fra le parti Formazione attiva e Analisi del ruolo Progettazione delle interazioni con altri ruoli Definizioni competenze aggiuntive Progettazione iniziative formative di qualificazione del ruolo Project work (25) Cat. A Cat. B e B3 Cat. C 10 300 180 C3

37 Unità organizzative interessate
D1 OBIETTIVO OPERATIVO: Garantire una continua risposta alle esigenze di aggiornamento espresse implicitamente o esplicitamente dalle Aree RISULTATI ATTESI: Risposta tempestiva alle richieste delle Aree; realizzare un aggiornamento continuo del personale ATTIVITÀ FORMATIVE: Formazione specialistica di varia natura scaturente dalle richieste delle Aree Formazione rilevata dalle schede di valutazione redatte dai valutatori ai fini della progressione orizzontale Categorie destinatarie Tutte Calendarizzazione: Quadrimestrale nel caso a); annuale nel caso b) Argomenti trattati Metodologia didattica Durata Profili partecipanti Numero Unità organizzative interessate a Vari, risultanti da una rilevazione quadrimestrale da fare insieme ai responsabili delle Aree e dei Servizi Seminari, incontri, dibattiti, partecipazione a convegni, convention Da determinarsi Tutti b Vari, risultanti da una rilevazione di quanto segnalato dai valutatori nelle schede per la progressione orizzontale Seminari, incontri, dibattiti, partecipazione a convegni, convention, formazione attiva, project work D1

38 Unità organizzative interessate
OBIETTIVO OPERATIVO: Garantire un costante aggiornamento del personale a seguito di cambiamenti normativi, organizzativi, tecnologici, ecc. RISULTATI ATTESI: Risposta al bisogno di aggiornamento richiesto dai cambiamenti in atto ATTIVITÀ FORMATIVE: a) Partecipazione a corsi richiesti per far fronte ad un aggiornamento normativo b) Attività formative dirette a facilitare i trasferimenti di competenze Categorie destinatarie Tutte Calendarizzazione: Trimestrale nel caso a); annuale nel caso b) Argomenti trattati Metodologia didattica Durata Profili partecipanti Numero Unità organizzative interessate a Vari, risultanti da una rilevazione trimestrale da fare insieme ai responsabili delle Aree e dei Servizi Seminari organizzati all’interno o partecipazione a iniziative esterne Da determinarsi Tutti b Organizzazione della Provincia Funzioni della Provincia Lavorare in Provincia (il contratto e i sistemi di incentivazione) Formazione attiva in aula 21 ore (6 ed.) Tutti quelli coinvolti nel trasferimento di competenze 80 circa Area 12 Area 06 Area 08 Area 11 E1

39 Unità organizzative interessate
F1 OBIETTIVO OPERATIVO: Accrescere e migliorare gli standard qualitativi su competenze specifiche adeguatamente al processo di crescita dell’Amministrazione. Garantire una continua risposta ai bisogni specifici di formazione. Favorire l’inserimento del personale neoassunto RISULTATI ATTESI: Acquisizione di competenze certificate e riconosciute. Aaggiornamento specifico richiesti dai cambiamenti in atto e dalle nuove immissioni di personale ATTIVITÀ FORMATIVE: Formazione informatica Formazione linguistica Formazione neoassunti Categorie destinatarie Tutte Calendarizzazione: Annuale Argomenti trattati Metodologia didattica Durata Profili partecipanti Numero Unità organizzative interessate a Informatica finalizzata all’acquisizione dell’European Computer Driving Licence (ECDL) Informatica specifica Computer based training (CBT) integrata da formazione attiva in aula Idem 100 h (3 ed.) Da definire Cat. B, C, D Dirigenti Cat. A, B,C, D 500 10 84 b Lingua inglese a vari livelli Lingua francese base Formazione attiva in aula 50 h (7 ed.) Tutti 100 c Organizzazione delle aziende di servizi e della Provincia Marketing dei servizi La comunicazione efficace La contrattualistica 42 h (1 ed.) Neoassunti 15

40 Unità organizzative interessate
OBIETTIVO OPERATIVO: Garantire la corretta gestione del sistema di qualità certificato RISULTATI ATTESI: Risposta ai bisogno di formazione specifica sulla certificazione di qualità e abbattere i costi per l’espletamento della procedura ATTIVITÀ FORMATIVE: Formazione per acquisire le competenze specifiche per l’ottenimento delle certificazioni di qualità Formazione per le Aree interessate alla certificazione Categorie destinatarie Tutte Calendarizzazione: Annuale Argomenti trattati Metodologia didattica Durata Profili partecipanti Numero Unità organizzative interessate a Definizione, sviluppo, implementazione ed il controllo operativo dei sistemi di Qualità aziendali Pianificazione e gestione di audit sulla Qualità Formazione attiva in aula 40 h 24 h Dirigenti Responsabili Ufficio Funzionari Tecnico servizi amministrativi 1 Servizio controllo interno, Ufficio Organizzazione e Formazione b Formazione specifica per il mantenimento e la gestione del sistema qualità Da determinarsi G1

41 Unità organizzative interessate
H1 OBIETTIVO OPERATIVO: Garantire la formazione e l’aggiornamento continuo dei datori di lavoro e dei preposti alla sicurezza RISULTATI ATTESI: Risposta al bisogno specifico di formazione dei soggetti individuati ai fini della sicurezza nei luoghi di lavoro secondo quanto previsto dalla normativa vigente ATTIVITÀ FORMATIVE: Formazione dei datori di lavoro Formazione dei preposti Formazione continua dei soggetti individuati su argomenti specifici riguardanti la sicurezza Categorie destinatarie Tutte Calendarizzazione: Triennale Argomenti trattati Metodologia didattica Durata Profili partecipanti Numero Unità organizzative interessate a Figura del datore di lavoro Obblighi, adempimenti, compiti Responsabilità Sanzioni Seminari specifici 8 h/2 gg (2 ed. da ripetersi annualmente) Dirigenti Responsabili d’Ufficio e Professional senior 42 10 Tutte le Aree b Figura del preposto alla sicurezza (3 ed. da ripetersi annualmente) Responsabili d’ufficio Funzionari Altri profili (A, B, C) 30 c Antincendio Amianto Aggiornamento 626/94 Aggiornamento 494/96 Argomenti specifici da individuare in fase di progettazione Da determinare Profili da individuare in base ai bisogni da rilevare

42 Unità organizzative interessate
H2 OBIETTIVO OPERATIVO: Garantire una sistematizzazione delle procedure concernenti le procedure sulla sicurezza tra il Servizio e le Aree e all’interno delle Aree stesse RISULTATI ATTESI: Messa a punto di procedure per sistematizzare i rapporti tra il servizio e di datori di lovoro; costruzione di procedure di sicurezza “locali” ATTIVITÀ FORMATIVE: Formazione alle procedure trasversali sulla sicurezza Formazione alle procedure sulla sicurezza all’interno delle Aree Categorie destinatarie Tutte Calendarizzazione: Triennale Argomenti trattati Metodologia didattica Durata Profili partecipanti Numero Unità organizzative interessate a Ruolo del Servizio sicurezza e igiene del lavoro Le procedure sulla sicurezza Costruzione di un “manuale” delle procedure trasversali sulla sicurezza Seminari, formazione in aula project work 28 h (5 ed.) Dirigenti Responsabili d’Ufficio Funzionari 42 20 15 Tutte le Aree b Ruolo del preposto alla sicurezza Costruzione di un “manuale” delle procedure di sicurezza locali (4 ed) Responsabili d’ufficio Altri profili (A, B, C) 10 30 H2

43 Provincia di Genova Servizio Organizzazione e Sviluppo Risorse Umane
Il Piano di Formazione Dirigente Responsabile Dr. Alessandro Sintoni Info: tel 0 - copertina Provincia di Genova Servizio Organizzazione e Sviluppo Risorse Umane Riprendi Uscita


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