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Health Equity Audit in ambito materno infantile Programma aziendale per il contrasto delle disuguaglianze di salute Ausl di Cesena.

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Presentazione sul tema: "Health Equity Audit in ambito materno infantile Programma aziendale per il contrasto delle disuguaglianze di salute Ausl di Cesena."— Transcript della presentazione:

1 Health Equity Audit in ambito materno infantile Programma aziendale per il contrasto delle disuguaglianze di salute Ausl di Cesena

2 Diversi si nasce, disuguali si diventa (Sennet, 2003) Siamo tutti diversi, ma ci sono differenze evitabili ed ingiuste

3 Il peso delle disuguaglianze di salute è crescente. Cosa possiamo fare?? 1.Prenderne coscienza e studiarle 2.Comunicare e fare advocacy 3.Agire sulle nostre organizzazioni

4 Programma aziendale per il contrasto degli effetti delle disuguaglianze sulla salute (dal 2009) Gruppo di lavoro Ausl Cesena Dipart. Sanità Pubblica, Ospedale, Dip. Cure Primarie, Dip. Salute mentale, Dir. Tecnico Infermieristica, Dir. SocioSanitaria, Dir. Distretti, Uo Programmazione e controllo, Uo Relazioni Pubbliche e Cominicazione, Comitato Unico di Garanzia, Comitato Consultivo Misto.…

5 Health Equity Audit-HEA (valutazione di equità in salute) Processo attraverso il quale tutti gli attori (politici, amministratori, professionisti, utenti, cittadini) valutano sistematicamente le disuguaglianze nelle cause di malattia, nell accesso ai servizi e nellesito degli interventi per una DETERMINATA popolazione garantiscono che lazione di contrasto sia condivisa e incorporata nella programmazione locale, nei servizi e nella pratica valutano limpatto delle azioni nel ridurre le iniquità.

6 Il ciclo dellHEA e le tappe Durata: 3 anni

7 Il problema: Scarsa adesione delle donne immigrate agli inviti per lo screening del collo dellutero Tasso di adesione2003-042005-06 italiane 54%50% Straniere da Paesi a forte pressione migratoria 37%32%

8 Percentuale donne conizzate su totale aderenti anni 2006-08

9 Problemi emersi dai focus group Scarsa informazione sul programma di screening Scarsa conoscenza delle lingua italiana Problemi di accesso per orari di apertura e orari di lavoro, trasporti… Atteggiamenti socio culturali (diffidenza, paura, cultura della prevenzione, immagine dei servizi spesso legata a quelli del Paese di provenienza…)

10 Partner del progetto screening donne immigrate ( 2005 ad oggi) Enti Pubblici Locali (Scuole, Comuni) Associazionismo AUSL Associazioni di stranieri Scuole di lingua italiana

11 obiettivi: Migliorare la comunicazione con persone con bassa health litercy Organizzare incontri negli ambienti di vita su screening e servizi disponibili nel territorio. Organizzare un percorso facilitato per le donne immigrate irregolari. Migliorare gli orari e giorni di apertura dei servizi per il programma di screening. Aumentare il numero e lattività dei mediatori linguistico culturali nei servizi. Organizzare un sistema di chiamata attiva per le donne immigrate non rispondenti allinvito scritto. Formare donne immigrate a svolgere la funzione di Educatori alla salute di Comunità (ESC) per facilitare laccesso e la conoscenza dei servizi di prevenzione e assistenza materno infantile

12 Alcune azioni…. Riscrittura delle lettere di invito allo screening e altri materiali informativi nel 2008 Percorso facilitato per le donne immigrate irregolari. Apertura del consultorio al sabato. Aumentato il numero e lattività dei mediatori linguistico culturali nei consultori.

13 Organizzati 20 incontri presso le comunità di immigrati stranieri nel svolti da operatori AUSL e mediatori e 7 incontri organizzati da ESC (circa 200 persone raggiunte) 2009/10 Oltre 3000 donne contattate al telefono dai mediatori nel 2009/11 e 242 pap test fatti su 880 donne elegibili (27%), individuate due displasie (basso e alto grado). (costo 220 ore = 4400)

14 17% in più di adesione nel 2009/10 Nel 2011/12 ITA 59% PFPM 49%

15 2 Area di sperimentazione Epoca prenatale e pediatrica

16 Il ciclo dellHEA e le tappe Durata: 3 anni

17 Risultato Atteso Mettere a disposizione uno strumento per la lettura delle disuguaglianze di salute Inserire sistematicamente lottica delle disuguaglianze allinterno dei Profili di Comunità Migliorare le banche dati e i sistemi informativi Migliorare la formazione degli operatori Fase 2: Il Profilo di Equità

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19 Aree da monitorare Determinanti sociali di salute –Determinanti strutturali di iniquità –Condizioni della vita quotidiana Effetti sulla Salute Conseguenze socioeconomiche della malattia

20 Scelta degli indicatori Raccomandazioni OMS, CDSH, ECD Indicazioni di letteratura ed esperienze Inglesi e Canadesi Indicatori di monitoraggio dei LEA DGR 533_2008 Percorso nascita Indicazioni del documento La salute della popolazione immigrata: metodologia di analisi ARS Marche 2009 Indicatori raccomandati dalla Regione per il PdC 2008 Analisi degli indicatori presenti nel PdC di Cesena Proposte del Gruppo Aziendale Disuguaglianze

21 Un primo risultato

22 Determinanti Sociali di Salute: lista di indicatori La gravidanza e il parto tasso di gravidanza 18anni parti con taglio cesareo 1°visita prenatale oltre la 12 a settimana < 4 visite ostetriche in gravidanza immunizzazione alla rosolia nelle partorienti esami invasivi prenatali nelle donne ultra35enni 7 ecografie in gravidanza fumo in gravidanza corsi in preparazione al parto Il bambino copertura dei Bilanci di Salute allattamento al seno accudimento del bambino copertura vaccinale per Morbillo, parotite e Rosolia

23 Effetti sulla Salute: lista di indicatori La gravidanza e il parto % parti prematuri % neonati di basso e bassissimo peso % neonati sovrappeso tasso di mortalità materna tasso di mortalità infantile tasso di mortalità neonatale tasso di mortalità post neonatale rapporto di abortività % IVG Il bambino tassi di accesso al PS tassi di ricovero tassi di mortalità stato nutrizionale sedentarietà carie dentali

24 Pagine di esempio

25 Confronto Cesena con Media Regione ER

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27 WORKSHOP Cesena 9 marzo 2011 Health Equity Audit per il contrasto delle disuguaglianze di salute e lo sviluppo di interventi nellambito materno infantile Programma aziendale per il contrasto delle disuguaglianze di salute

28 Area di Sperimentazione il tasso di accesso al pronto soccorso e di ricovero in ospedale (più alto nei figli di stranieri) il rapporto di abortività (più alto nelle straniere);

29 Progetto Aziendale Disuguaglianze U.O. Epidemiologia e Comunicazione Percorso di Health Equity Audit sulle Disuguaglianze in Salute in Epoca Prenatale e Pediatrica Workshop Salute del bambino e accesso al Pronto Soccorso 6 Giugno 2012 14.30 – 18.30 Saletta ex consiglio Ospedale M. Bufalini, viale Ghirotti 286, Cesena

30 Obiettivi del seminario Conoscere gli aspetti epidemiologici delle disuguaglianze di salute e accesso dei minori di 14 anni. Analizzare le possibili cause Conoscere quali interventi sono raccomandati dalla letteratura internazionale Definire strategie e azioni per ridurre le disuguaglianze

31 Gruppo di lavoro giugno 2012 Dirigenti e Operatori dei servizi di pediatria e pronto soccorso Rappresentanti dei servizi per migranti dei comuni e volontariato

32 Creazione di sottogruppi di lavoro per attivare azioni di informazione sui servizi offerti dal pediatra di famiglia e sui servizi di reperibilità del medico di medicina generale e di continuità assistenziale H10/H12 Progettazione e attivazione di un percorso che consenta al Mediatore culturale di incontrare famiglie con difficoltà di comprensione della lingua italiana prima della dimissione dal reparto di ostetricia; Progettare e attivare i percorsi di accompagnamento protetto al parto per donne con particolari problematiche sociali (donne di recente immigrazione che non parlano la lingua, donne con disagio mentale, disabilità, tossicodipendenza,…), Effettuare una ricognizione delle risorse presenti sul territorio per il sostegno alle famiglie. Promozione della health literacy attraverso: 1.semplificazione dei materiali informativi per le famiglie su autogestione dei sintomi più comuni in pediatria 2.Organizzazione di incontri di informazione e orientamento al buon uso dei servizi socio sanitari rivolti a donne immigrate

33 Prospettive… Progetto modernizzazione con finanziamento di 5 borse di studio per agenti/educatore di salute nella comunità (ESC), per promuovere laccesso ai servizi materno infantili e migliorare lassistenza alle donne con basso titolo di studio, straniere o non occupate.

34 Progetto ausl di Cesena: Educatori alla Salute nella Comunità Obiettivi –Facilitare la conoscenza e laccesso ai servizi sanitari alle donne –Potenziare lazione della comunità per la salute –Sviluppare le abilità personali (Heath literacy) –Sviluppare un sistema di mediazione diffusa nel territorio

35 Marketing virale

36 Considerazioni finali

37 Bibliografia CSDH/WHO. Closing the gap in a generation: health equity through action on the social determinants of health. Final Report of the Commission on Social Determinants of Health. 2008, Geneva. World Health Organization. NHS Institute for Innovation and Improvement, The Good Indicators Guide: Understanding how to use and choose indicators 2008 http://www.earlylearning.ubc.ca/research/initiatives/global/ NHS Institute for Innovation and Improvement, Health Equity Audit Made Simple: a briefing for primary care trust and local strategy pertnerships, working document January 2003; Health Development Agency, NHS Maciocco G. e Scopetani E., Disuguaglianze nella salute. Lo stato dellarte, Prospettive Sociali e Sanitarie, n.11-12/2010 Palazzi M. e AA; Health Equity Audit: uno strumento per agire localmente sulle disuguaglianze in salute Quaderni acp Novembre- Dicembre 2011; vol. 18(n.6): 250-253

38 Grazie per lattenzione Mauro Palazzi mpalazzi@ausl-cesena.emr.it


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