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metodologia e applicazioni

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Presentazione sul tema: "metodologia e applicazioni"— Transcript della presentazione:

1 metodologia e applicazioni
Le banche dati vegetazionali metodologia e applicazioni Frascati, Villa Aldobrandini Prof. Sandro Pignatti Responsabile scientifico

2 LA CARTA COME DOCUMENTO STATICO
Rappresentazione spaziale di oggetti concreti Rilevamento con tecniche “asettiche” Comparabilità con documenti analoghi Ricchezza di informazioni (dettagli) Leggibilità Base conoscitiva per decisioni ed azioni

3 Anzio, Torre Astura, Selva di Fogliano, Mti. Lepini

4 Anzio – Lepini: Carta Geologica

5 La carta fitosociologica
Carta fitosociologica di Regensburg (Germania) La prima carta fitosociologica in Italia è stata rilevata nel 1953 da V. Giacomini, S. Pignatti, A. Pirola e E. Wikus e pubblicata nel 1955

6 2. LA CARTA COME ANALISI DEL TERRITORIO
Scelta preliminare: cosa rappresentare ? re: Vegetazione Metodo ? re: Analisi fitosociologica Elaborazione e Rappresentazione: re: GIS, Carta, files ……..

7 a cosa può servire …. consistenza patrimoniale progettazione
monitoraggio dei cambiamenti punto zero

8 Scansione a tre livelli
Tre livelli di percezione a.FLORA - b.VEGETAZIONE - c.PAESAGGIO

9 a. Flora Quercus robur – Asphodelus microcarpus – Papaver rhoeas

10 b. Vegetazione Ammophila Agropyrum Vulpia Calystegia Cyperus kal.
Medicago m. Comunità a Ammophila (Ammophiletum)

11 c. Unità paesistiche - Habitat
Paesaggio marchigiano – Giacomo Leopardi

12 c. Complessi di vegetazione
Salicetum albae Phragmitetum Potametum Lemnetum Cloroficee natanti Paesaggio dei Fontanili - pianura lombarda

13 3. LA CARTA COME DOCUMENTO DINAMICO
Bioindicazione Le piante sono indicatori delle condizioni di clima, suolo, modificazioni indotte dall’uomo Le associazioni forniscono dati complessivi: ecogramma sec. Ellenberg analisi dei componenti banche dati (parametri ecologici – biodiversità)

14 Ecogramma (fingerprint)
L – Luce T – Temperatura K – Continentalità H – Umidità pH – Acidità d. suolo N - Nutrienti ECOGRAMMA generato mediante elaborazione con ELLENBERG 2000

15 Analisi dei componenti
Distribuzione per classi dei valori di bioindicazione nell’ecogramma precedente: LUCE – TEMPERATURA – UMIDITA’ – REAZIONE DEL SUOLO

16 Banche dati territoriali
Inventario floristico su superfici standard: es. Huperzia selago Enzo Bona

17 Piante come testimonianza culturale
1. Piante con significato simbolico Quercia, Alloro

18 Piante come testimonianza culturale
Parietaria – Vicia sativa 2. Coevoluzione pianta - uomo

19 Nuovo approccio alla Biodiversità
Sulle Dolomiti, il massimo si ha sui ghiaioni (GHIA), pascoli alpini (SS, FIRM), vegetaz. nivale (NIV) e vegetaz. rupestre (RUP)

20 Paesaggi come testimonianza culturale
La vegetazione sempre- verde (termofila) delle scarpate si mantiene La foresta mesofila sui suoli fertili dell’alto- piano è sostituita dalle colture

21 Una nuova forma di localismo
Tradizionalmente il legame con il territorio è fondato su ricordi storici o emozionali La globalizzazione li distrugge: perdita di identità Ritrovare il legame attraverso la conoscenza della realtà fisica e biologica Riscoperta delle radici Un processo già avviato in Svizzera, Tirolo, Valdaosta Perché non nella Sabina o nella Tuscia ?

22 UNA SFIDA PER GLI AMMINISTRATORI
a cosa può servire …… salvaguardia della biodiversità identificazione di specie a rischio OGM recupero ambientale UNA SFIDA PER GLI AMMINISTRATORI


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