Conoscere per scegliere Giusi D’Urso Biologa Nutrizionista
L’uomo e il cibo Una storia che inizia molto tempo fa
Un obeso, nel corso della sua vita, costa al Sistema Sanitario Nazionale 100mila euro in più rispetto a una persona di peso normale.
Ogni anno circa 160 mila italiani sono colpiti da infarto. I costi della prevenzione sono certo minori rispetto a quelli necessari alla cura e riabilitazione dopo un incidente cardiovascolare: secondo la SIPREC (Società Italiana di Prevenzione Cardiovascolare), in media un caso di infarto oggi costa al SSN circa 3000 euro.
Acquisto Scelta
?
Cosa ti chiedi prima di comprare dei carciofi?
28 adulti rispondono 3 (anziani) se sono chiusi, verdi e hanno un buon aspetto (10,71%) 2 non li mangio e quindi non li compro (7,14%) 16 niente (57,14%) 4 da dove arrivano (14,28%) 2 come li devo cucinare (7,14 %) 1 “un carciofo è un carciofo!” (3,57%)
EDUCAZIONE ALIMENTARE
News di educazione alimentare Mamme distratte, bambini pesanti! Il fatto che le merendine siano confezionate e porzionate singolarmente e che abbiano un’etichetta nutrizionale, ha due grandi vantaggi: si possono comodamente (e nel rispetto delle norme igieniche) portare con se ovunque ed è possibile scegliere il prodotto più adatto non solo in funzione dei propri gusti e delle esigenze energetiche, ma anche di eventuali allergie o intolleranze. Andrea Ghiselli, Ricercatore dell’INRAN
QUALI ERRORI COMMETTONO COMUNEMENTE NOSTRI RAGAZZI? Evitano gli spuntini intermedi della mattina e del pomeriggio, oppure li limitano a prodotti attraenti ma dal ridotto valore nutritivo. Eccedono nel consumo di alimenti come salumi, cioccolata e barrette, patatine fritte, caramelle e altri dolci confezionati (con i relativi problemi connessi al diffondersi della carie dentale), e bevande gassate (ricche di zucchero e spesso di caffeina). Danno spazio eccessivo al “fast-food” all’americana, ricco di alimenti ad elevato contenuto in calorie, grassi saturi, sale e zuccheri semplici e poveri di fibra e vitamine. Eppure nel 2006 – INRAN
INRAN Istituto Nazionale di Ricerca degli Alimenti e della Nutrizione
Zucchero, grassi vegetali non idrogenati, latte intero (10%), farina di frumento (8,5%), uova, sciroppo di glucosio-fruttosio, latte scremato in polvere (5%), cacao magro (3%), olio vegetale non idrogenato, cacao (2%), siero di latte, aromi, agenti lievitanti (carbonato d'ammonio, carbonato acido di sodio), succo di limone concentrato, emulsionanti: mono e digliceridi degli acidi grassi, lecitine (soia); siero di latte concentrato, sale.
Il sindaco difende Barilla, poi scoppia il finimondo Il Mulino di Renzi Le merendine spaccano la giunta di Antonio Calitri Di Italia Oggi Il Mulino Bianco spacca la giunta fiorentina e schiaccia l'immagine salutista di Matteo Renzi sotto una montagna di merendine. Con la democratica assessora all'istruzione che boccia l'iniziativa del marchio Barilla e non gli concede il patrocinio del comune perché la considera diseducativa della corretta alimentazione dei bambini.
Federazione Italiana Medici Pediatri
conoscenza Consapevolezza Alimentare famiglia scuola informazione formazione terra condivisione comunicazione agricoltura politica sensibilità
Efficacia dell’Educazione Alimentare Comunicazione accessibile Informazione fruibile “Decriptata” per i non addetti ai lavori
Cipster Saiwaper 100 g Kcal449 kcal Proteine5,5 g Carboidrati61,7 g (di cui zuccheri 0,5 g) Grassi20,0 g (di cui saturi 9,2 g) Fibre alimentari6,4 g Sodio1,50 g Ingredienti:Fiocchi e fecola di patate 78% - Olio vegetale - Sale - Emulsionanti : mono- e digliceridi degli acidi grassi - Aromi naturali. Occhio all’etichetta La confezione da 25 g fornisce “solo”112 Kcal: scegliendo però il “formato maxi” da 85 g, le Kcal salgono a 359,20. E con loro anche il quantitativo di grassi e sodio.
Qual è il buon cibo?
Le responsabilità del Nutrizionismo
Qual è il buon cibo?
Noi non ci invitiamo l’un l’altro per mangiare e bere semplicemente, ma per mangiare e bere insieme. (Plutarco, Dispute conviviali)
Che fare? Riqualificare il valore culturale della relazione uomo-cibo valorizzare la cultura del cibo evitare soluzioni tecniche a breve termine Valorizzare la convivialità Restituire dimensione sociale ai momenti in cui si consuma il cibo
Proteggere e diffondere la qualità territoriale Conservare la ricchezza dell’identità restando aperti alle contaminazioni Rinforzare positivamente l’emotività legata alla localizzazione territoriale del cibo Trasferire la conoscenza del saper fare Manipolare il cibo Coltivarlo Conoscerlo
Valorizzare la qualità delle materie prime stabilendo un legame diretto e rispettoso col territorio in cui la materia prima nasce Porre di nuovo il cibo come strumento comunicativo fra le generazioni Diffondere la cultura del gusto e del piacere di mangiare
Grazie per l’attenzione!