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16 Maggio 2005 Basi razionali della terapia della embolia polmonare

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Presentazione sul tema: "16 Maggio 2005 Basi razionali della terapia della embolia polmonare"— Transcript della presentazione:

1 16 Maggio 2005 Basi razionali della terapia della embolia polmonare
Corso Integrato di Malattie dell’Apparato Respiratorio e Chirurgia Toracica 16 Maggio 2005 Basi razionali della terapia della embolia polmonare Dott. Marco Marietta Sezione di Ematologia Dipartimento di Oncologia, Ematologia e Pneumologia

2 Caso clinico n. 1 FLP, donna, 67 anni. Due parti a termine. Un intervento chirurgico di isterectomia senza complicazioni. Un episodio di EP distanza di una settimana da un intervento ortopedico per frattura di femore, per il quale era stata prescritta profilassi con Calciparina 0.2x3, non effettuata.

3 Caso clinico n. 2 FLP, donna, 21 anni. Dopo pochi mesi di assunzione di terapia estroprogestinica un episodio di TVP complicata da EP sine causa. Un sorella con un probelam analogo.

4 Trombofilia Tendenza ereditaria e/o acquisita a sviluppare tromboembolismo venoso. Lane Da et al, Thromb Haemost 1996;76:

5 Trombofilia venosa acquisita
Età Neoplasie/S. Mieloproliferative/Chemioterapia Chirurgia maggiore e ortopedica Immobilità prolungata /ingessature Pillola / HRT/ Gravidanza e puerperio Obesità EPN /RCU /Sindrome nefrosica Ac. Antifosfolipidi 10 10

6 Trombofilia ereditaria
Tendenza al tromboembolismo venoso geneticamente determinata. Le manifestazioni cliniche delle anomalie dominanti o di combinazioni di difetti meno gravi possono essere: TEV giovanili, o ricorrenti o familiari. Le forme meno gravi possono essere svelate solo con esami appropriati. Lane DA et al, Thromb Haemost 1996;76:

7 Trombofilia ereditaria
L’evento clinico “trombosi” si manifesta quando il “potenziale trombotico” di quell’individuo oltrepassa un determinato valore soglia Il potenziale trombotico dipende dall’ età e da fattori ambientali e geneticiMULTIFATTORIALE! 33% dei pazienti ha un fattore di rischio acquisito

8 Quando sospettare una trombofilia ereditaria?
Pazienti con TEV < 45 anni TEV idiopatica o dopo stimoli banali TEV ricorrente senza neoplasie TEV in sedi non comuni Storia familiare di TEV Associazione trombosi/perdita fetale Necrosi cutanea da dicumarolici Porpora fulminante neonatale Linee Guida SISET 2000

9 Possibili meccanismi di trombofilia ereditaria
Perdita di inibizione Aumento di funzione Altri meccanismi (endotelio?)

10 Gli inibitori fisiologici
XI  XIa VIIa +Tissue Factor TFPI IX  IXa + VIII X  Xa + V AT III PC,PS Protrombina  Trombina Fibrina

11 Trombofilia ereditaria
Difetto Incidenza RR Rischio annuo di TEV ATIII % % PC % % PS % (?) % FV Leiden % % PT 20210A 2% % Fattore VIII 10% Hcy % V de Stefano, Haematologica 2002; Colman, Hirsh, Marder, Clowes, George: Hemostasis and Thrombosis, Lippincott 2001.

12 Caratteristiche del Fattore V
Proteina C attivata Fattore V Leiden Arg 506 Gln 506 G 1691 A 1691 Esone 10 del Fattore V

13 Possibili meccanismi di trombofilia ereditaria
Perdita di inibizione Aumento di funzione Altri meccanismi (endotelio?)

14 Trombofilia ereditaria
Difetto Incidenza RR Rischio annuo di TEV ATIII % % PC % % PS % (?) % FV Leiden % % PT 20210A 2% % Fattore VIII 10% Hcy % V de Stefano, Haematologica 2002; Colman, Hirsh, Marder, Clowes, George: Hemostasis and Thrombosis, Lippincott 2001.

15 Fattore VIII e trombosi venosa
Koster T et al, Lancet 1995;345:152 O’Donnell J et al, Thromb Haemost 1997;77:825 Kraaijenhagen RA et al, Thromb Haemost 2000;83:5 O’Donnell J et al, Thromb Haemost 2000;83:10

16 Mutazione del gene della Protrombina G 20210A
In 30% dei soggetti con FV Leiden c’è anche mutazione 20210A  Protrombina G 20210 A 20210 Regione 3’ non traslata

17 Possibili meccanismi di trombofilia ereditaria
Perdita di inibizione Aumento di funzione Altri meccanismi (endotelio?)

18 Trombofilia ereditaria
Difetto Incidenza RR Rischio annuo di TEV ATIII % % PC % % PS % (?) % FV Leiden % % PT 20210A 2% % Fattore VIII 10% Hcy % V de Stefano, Haematologica 2002; Colman, Hirsh, Marder, Clowes, George: Hemostasis and Thrombosis, Lippincott 2001.

19 Iperomocisteinemia (Hcy)
5-10% di popolazione generale Componente ereditaria (mutazioni di MTHFR) ed acquisita (ciclo dei folati) TEV (OR=2), ma anche arterioso Disfunzione endoteliale Ancora discussi i criteri diagnostici (95° percentile del basale? Curva da carico?)

20 Perché fare terapia nel TEV?

21 Rischio tromboembolico
Indicazione Incidenza (%) RR con terapia (%) senza terapia TVP acuta 1° mese 2° e 3° mese TVP recidivanti NRAF NRAF, pregresso stroke Valvola meccanica Embolia arteriosa 1° mese C Kearon et al, NEJM 1997;336:1506

22 Come fare terapia nel TEV?

23 Uno schemino semplice semplice…
Anticoagulanti orali XI  XIa VIIa +Tissue Factor EBPM IX  IXa + VIII X  Xa + V Antitrombina Protrombina  Trombina Eparina standard Fibrina

24 Meccanismo d’azione dell’eparina
Xa AT III Trombina (II) 5 > 13 Unità saccaridiche della molecola di eparina

25 Meccanismo d’azione delle eparine a basso peso molecolare
AT III Xa 5 < 13 Trombina (II) > 13 Unità saccaridiche della molecola di eparina

26 Meccanismo d’azione del pentasaccaride
AT III Xa 5 < 13 Trombina (II) > 13 Unità saccaridiche della molecola

27 Meccanismo d’azione degli anticoagulanti orali
XI  XIa VIIa +Tissue Factor IX  IXa + VIII X  Xa + V Protrombina  Trombina Fattori Vit. K dipendenti Fibrina

28 Tutti e due? Giorno 1 Giorno 2 Giorno 3
Eparina a dosi terapeutiche+Coumadin 1 cp ore 16 Giorno 2 Controllo INR Giorno 3 Controllo INR, eventuali modifiche della dose del Coumadin ma proseguire comunque eparina per almeno altri 2 gg

29 Perché controllare INR?
Eventi per % anni/paz Rischio di eventi emorragici in un intervallo di tempo di 48 h 4.8 1 su 4000 9.5 1 su 2000 40.5 1 su 500 > 7.0 200 1 su 100

30 How long, baby how long? Eric Clapton
TAO riduce rischio di recidive di TEV dell’80% Esiste una relazione inversa fra tempo dall’evento e rischio di recidiva1 30% di paz. con TVP recidivano entro 8 anni2, e nella metà dei casi controlateralmente3 1Coon WW et al, Surgery 1973;73:823-7; 2 Prandoni p et al, Ann Intern Med 1996;125:1-7; 3Schulman S et al, NEJM 1995;332: 32 32

31 Emorragia Trombosi

32 Italian Study on Complications of Oral Anticoagulant Therapy
2745 paz. con INR 2-3 per TVP, cardiopatia non ischemica, valvulopatie, per cardiopatia ischemica, protesi valvolari meccaniche e arteriopatie periferiche 7.6 eventi emorragici/ % paz./anno, così divisi: % FATALI 1.1 % MAGGIORI 6.2% MINORI G. Palareti et al, Lancet 1996;348:

33 Dottore, per quanto tempo dovrò prendere il Coumadin?
Rischio di recidiva Durata TAO TVP con causa maggiore <5%/anno mesi TVP con causa minore (CO) <10%/anno mesi TVP idiopatica + Leiden o G20210A 10%/anno mesi (?) TVP ricorrente + altri difetti >12%/anno sine die J Hirsh, Blood 2002;99:

34 Il sistema fibrinolitico
tPA PAI-1 plasminogeno  plasmina a2-antiplasmina fibrina  FDP

35 Trombolisi per l’ EP? Tema dibattuto, perché gli studi non hanno end-point forti, come la sopravvivenza, ma surrogati, come riduzione del trombo, riduzione pressione polmonare, miglioramento di funzione cardiaca destra I pazienti in shock cardiogeno, nei quali l’indicazione è chiara, sono pochi Goldhaber SZ, Thromb Haemost 2001;86: (XVIIIth ISTH)

36 Qualcosa di nuovo… Trial prospettico, randomizzato, doppio cieco: 118 pz. con Alteplase 100 mg (bolo 10 mg seguito da 90 mg in 2 ore) vs 138 con placebo, seguiti entrambi da eparina ev Paz. con EP diagnostica entro 96 ore e disfunzione del VD ecocardiografica, o ipertensione polmonare, ma senza instabilità emodinamica o shock S Kostantinides et al, NEJM 2002;347:

37 End point primario: morte o peggioramento durante ricovero (media 16 gg)
End point secondario: EP recidivante, emorragia maggiore, stroke ischemico Alteplase Placebo p End point I % % Mortalità % % Peggioramento % % EP ricorrente % % Emorr. Magg % % S Kostantinides et al, NEJM 2002;347:

38 Quindi… A 30 gg la Kaplan-Meier dava ancora vantaggio del gruppo trattato con alteplase Incidenza di emorragie maggiori << di quella riportata nel Registro Internazionale (3%% solo di intracraniche!!) Purtroppo ancora una volta la mortalità non è modificata… S Kostantinides et al, NEJM 2002;347: SZ Goldhaber (editorial), NEJM 2002;347:

39 Bisogna essere duri senza mai perdere la tenerezza

40 16 Maggio 2005 Basi razionali della terapia della embolia polmonare
Corso Integrato di Malattie dell’Apparato Respiratorio e Chirurgia Toracica 16 Maggio 2005 Basi razionali della terapia della embolia polmonare Dott. Marco Marietta Sezione di Ematologia Dipartimento di Oncologia, Ematologia e Pneumologia


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