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ARCAV GIOVANI 2008 ARCAV COSTRUZIONI 2008 REGIONE VENETO - APPRENDISTATO 2008 CORSO PER TUTORE AZIENDALE Incontri per riflettere su come rendere più efficiente.

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1 ARCAV GIOVANI 2008 ARCAV COSTRUZIONI 2008 REGIONE VENETO - APPRENDISTATO 2008 CORSO PER TUTORE AZIENDALE Incontri per riflettere su come rendere più efficiente la formazione degli apprendisti A cura di Alberto Pedrazzoli 6 LEZIONE 6

2 CORSO PER TUTORE AZIENDALE CONDUZIONE DEL PERCORSO FORMATIVO GESTIONE DEI MOMENTI DI CRISI

3 Scheda 6.01 - Seguire la formazione SEGUIRE LA FORMAZIONE Stabilire un piano di lavoro Una volta stabilito quello che deve imparare lapprendista conviene predisporre fin dall'inizio un piano di lavoro che preveda: che cosa l'apprendista deve fare per acquisire le capacità e le conoscenze richieste dal ruolo professionale; in che modo saranno svolti i diversi compiti; quando essi sono previsti all'interno del percorso di inserimento del giovane. La pianificazione dei compiti rende più facile seguire l'inserimento e verificare i risultati. Il piano di lavoro è un progetto da seguire costantemente nel tempo, tenendo conto di quello che succede nella realtà e apportando di volta in volta gli aggiustamenti necessari a raggiungere i risultati previsti.

4 Scheda 6.01 - Seguire la formazione SEGUIRE LA FORMAZIONE Guidare l'apprendimento Per essere autonomo sul lavoro è importante capire perché bisogna agire in un certo modo, che problemi si possono incontrare, in che modo evitarli e/o risolverli per raggiungere i risultati richiesti. Il tutor può guidare l'apprendimento dell'apprendista utilizzando una sequenza logico-operativa del tipo: Spiegazione: ti spiego il compito che dovrai affrontare e come si fa; Esecuzione: te lo faccio fare concretamente; Verifica: verifico come lo fai e che cosa hai capito; Applicazione: ti faccio applicare quello che hai imparato in una nuova situazione, per vedere quanto hai capito veramente. SEGUIRE LA FORMAZIONE Guidare l'apprendimento

5 Scheda 6.01 - Seguire la formazione SEGUIRE LA FORMAZIONE Seguire la formazione esterna È importante che il tutor aziendale discuta con lOrganismo di Formazione le attività previste durante la formazione esterna, per cercare di trovare la maggior coerenza possibile tra questo percorso didattico e l'esperienza dell'apprendista all'interno dell'impresa. La conoscenza del programma di formazione esterna consente al tutor aziendale di parlarne direttamente con l'apprendista, in modo che egli abbia fin dall'inizio consapevolezza dei collegamenti esistenti tra l'esperienza aziendale e la formazione esterna; di fare puntuale riferimento, durante le sue riflessioni con l'apprendista sul procedere delle attività lavorative dentro l'impresa, ad elementi che verranno ripresi e/o approfonditi (oppure che sono stati precedentemente introdotti) durante la formazione esterna; di verificare con il tutor dell'agenzia formativa il rapporto tra programma previsto e risultati effettivamente prodotti dalla formazione esterna, anche in vista di futuri eventuali aggiustamenti migliorativi.

6 Scheda 6.01 - Seguire la formazione COME FARE LA FORMAZIONE IN CANTIERE: Insegnare il Disegno Tecnico Va spiegato che ogni tavola dei disegni tecnici fotografa lopera edile da un bene preciso punto di vista, che normalmente è indicato con riferimento ai punti cardinali (nord, sud, est, ovest). Quindi: Prospetti Prospetti: lopera è vista ponendosi davanti alledificio con un punto cardinale alle spalle Sezioni Sezioni: lopera è vista ponendosi davanti alledificio con un punto cardinale alle spalle, però togliendo la parete perimetrale e guardando allinterno Piante Piante: lopera è vista dallalto togliendo prima il tetto e via via gli altri piani fino alle fondazioni Particolari esecutivi Particolari esecutivi: è visto di lato o dallalto un solo elemento dellopera edile

7 COME FARE LA FORMAZIONE IN CANTIERE: Insegnare il Disegno Tecnico significato Prima si spiega il significato dei diversi segni impiegati nel disegno (linea sottile, linea grossa, simboli, ecc.) corrispondenza Poi orientando i disegni dellopera edile secondo i punti cardinali si mostra la corrispondenza tra quanto indicato nel disegno con quanto eseguito. quello che deve fare Quindi con schizzi (disegni a mano libera) quotati si mostra quello che deve fare lapprendista provare Infine si invita lapprendista a provare a fare schizzi (disegni a mano libera) di quello che deve fare

8 Scheda 6.01 - Seguire la formazione COME FARE LA FORMAZIONE IN CANTIERE: Insegnare la Sicurezza sul lavoro nellUso delle macchine Controllare che lapprendisti indossi i Dispositivi di Protezione individuale previsti. Ponendosi con lapprendista vicino ad una macchina da cantiere far notare i rischi (elettrici, urti o danni alle mani e ai piedi, caduta di materiale dallalto, ecc.) che vi sono nelluso della macchina. Mostrare le protezioni adottate sulla macchina e far presente che non vanno mai manomesse quando la macchina è in movimento o anche solo allacciata alla rete elettrica. Quindi illustrare le misure di tutela da adottare per ridurre o eliminare i rischi nel loro utilizzo. Illustrare Infine come si usano in modo sicuro. Far ripetere allapprendista le modalità di uso di ogni macchina in modo sicuro

9 Scheda 6.01 - Seguire la formazione COME FARE LA FORMAZIONE IN CANTIERE: Insegnare la Sicurezza sul lavoro nelleseguire le Lavorazioni Controllare che lapprendisti indossi i Dispositivi di Protezione individuale previsti. Illustrare allapprendista il lavoro da eseguire e ragionando con lui individuare i possibili rischi nelleseguirlo. Illustrare le misure di tutela necessarie per abbattere i rischi e dare le indicazioni su come eseguire il lavoro in sicurezza. Far presente che le misure di tutela non vanno mai rimosse finché sono presenti i rischi per cui sono state predisposte. Osservare lapprendista mentre esegue il lavoro e controllare che lo esegua nel modo indicato

10 Scheda 6.01 - Seguire la formazione COME FARE LA FORMAZIONE IN CANTIERE: Caratteristiche e modalità di impiego dei materiali edili Di un materiale illustrare, servendosi eventualmente dei dépliant dei fornitori: dove viene impiegato; come viene prodotto; le sue caratteristiche di forma, dimensioni, colore, durezza, lavorabilità, ecc.; come va messo in opera; le avvertenze da adottare.

11 Scheda 6.01 - Seguire la formazione COME FARE LA FORMAZIONE IN CANTIERE: Caratteristiche e modalità di impiego di macchine ed attrezzature Di una macchina o di unattrezzatura illustrare, servendosi eventualmente dei dépliant dei fornitori: il tipo di macchine o attrezzature di cui fa parte; i campi di impiego e gli eventuali limiti; se è elettrica come va allacciata allimpianto elettrico; come si usa in sicurezza.; come si provvede alla sua manutenzione; quali sono i guasti possibili e come si interviene per ripararli.

12 Scheda 6.01 - Seguire la formazione COME FARE LA FORMAZIONE IN CANTIERE: Programmazione del lavoro La prima volta la programmazione del lavoro è compiuta dal tutor o dal docente incaricato, con lapprendista a fianco che osserva e a cui vanno poste domande sul lavoro da eseguire, sui materiali ed attrezzature necessari e su come vanno calcolati, sulle procedure da seguire, ecc. Successivamente lapprendista esegue la programmazione da solo sotto la sorveglianza del tutor o del docente incaricato, ogni volta con sempre maggior autonomia. La procedura per programmare i lavori è la seguente: Esecuzione dello schizzo (disegno a mano libera) quotato (con riportate le misure) della parte dellopera da eseguire; Individuazione dei materiali necessari; Calcolo dei quantitativi dei materiali; Individuazione delle macchine e delle attrezzature necessarie; Valutazione dei rischi e delle misure di tutela; Descrizione ordinata delle procedure esecutive (cosa fare prima e cosa dopo)

13 COME FARE LA FORMAZIONE IN CANTIERE: Esecuzione di lavori Per insegnare una lavorazione è necessario aver presenti quali sono i gesti e i momenti critici della lavorazione. Essi sono quei gesti e quegli accorgimenti che garantiscono la corretta esecuzione della lavorazione. Ad esempio: Muratura in laterizio Muratura in laterizio: corretta postura di fronte al muro, tenere la cazzuola sempre con una mano e con laltra prendere il mattone, mettere la malta una sola volta, innescare i mattoni, controllo della verticalità e orizzontalità; Carpenteria Carpenteria: capacità di immaginare la scatola da costruire, prevedere i pezzi uguali e predisporli con le stesse misure, controllo della verticalità

14 Scheda 6.01 - Seguire la formazione COME FARE LA FORMAZIONE IN CANTIERE: Caratteristiche e modalità di impiego di macchine ed attrezzature 1.Allapprendista va fatto affrontare unacriticità alla volta, se lo si mette di fronte a più criticità nello stesso momento rischia di perdersi. 2.Va mostrato come deve affrontarla e poi si controlla che la esegua correttamente. 3.Una volta che ha imparato ad eseguire una criticità si passa a quella successiva.

15 VALUTARE CHE COSA IMPARA L'APPRENDISTA: Stabilire che cosa sarà valutato Per seguire efficacemente gli inserimenti e mantenere alta la motivazione dell'apprendista, è opportuno che il tutor proceda ad una valutazione periodica di quello che il giovane sta imparando. La valutazione consiste nel fornire un insieme strutturato di informazioni all'apprendista, che permettano a quest'ultimo: di vedersi riconosciuti i propri progressi, e quindi di ricavare da queste conferme la motivazione e gli stimoli per impegnarsi a migliorare ulteriormente; di comprendere le proprie carenze, per poter ragionare insieme al tutor su come fare per riuscire a superarle. La valutazione sarà più semplice ed attendibile se all'inizio sono state definite in modo preciso le competenze che l'apprendista dovrà acquisire al termine dell'inserimento.

16 Scheda 6.02 - Valutare lapprendimento VALUTARE CHE COSA IMPARA L'APPRENDISTA: Stabilire che cosa sarà valutato Una possibile scheda di valutazione delle competenze

17 VALUTARE CHE COSA IMPARA L'APPRENDISTA: Organizzare la valutazione Scheda 6.02 - Valutare lapprendimento È opportuno informare preventivamente l'apprendista, all'inizio del suo inserimento, su "cosa", "come" e "quando" sarà valutato. In questo modo si rafforza la "trasparenza" dell'azione di valutazione, abbassando l'ansia del giovane e consentendogli di comprendere meglio in che direzione deve orientare il suo impegno. Se il tutor deve raccogliere informazioni presso altri operatori che seguono il giovane da vicino, è opportuno che presenti loro preventivamente la scheda di valutazione, in modo da evitare "interpretazioni ambigue" di che cosa bisogna osservare.

18 VALUTARE CHE COSA IMPARA L'APPRENDISTA: Stabilire che cosa sarà valutato Scheda 6.02 - Valutare lapprendimento I momenti di valutazione vanno pianificati in rapporto al programma più generale delle attività previste per l'apprendista. Non è necessario che essi siano particolarmente frequenti. Un ponderato giudizio su che cosa è stato effettivamente imparato dall'apprendista aiuta l'impresa a: capire se l'investimento fatto sul giovane apprendista ha portato buoni risultati; stabilire su che cosa questo lavoratore dovrà ulteriormente impegnarsi per proseguire la sua carriera professionale; verificare se introdurre dei miglioramenti per gestire i futuri inserimenti; attestare le competenze acquisite dal giovane apprendista (come previsto dalla normativa).

19 VALUTARE CHE COSA IMPARA L'APPRENDISTA: Presentare i risultati all'apprendista Scheda 6.02 - Valutare lapprendimento Per utilizzare la valutazione come strumento di motivazione e miglioramento per l'apprendista è opportuno, nel presentare e discutere i risultati, tenere presente alcuni accorgimenti. A.Mettere adeguatamente in evidenza le cose positive che l'apprendista è stato in grado di fare nel periodo appena concluso. B.Evitare valutazioni di carattere generale sulla persona ("sei un pasticcione", "hai sempre la testa tra le nuvole", ecc.), che possono dare un'impressione di scarsa considerazione nei confronti del proprio interlocutore. C.Discutere e concordare subito con l'apprendista le azioni più opportune per superare eventuali carenze. D.Manifestare il proprio coinvolgimento nei confronti dell'apprendista, mostrando di condividere la responsabilità sui risultati raggiunti. VALUTARE CHE COSA IMPARA L'APPRENDISTA: Presentare i risultati all'apprendista

20 VALUTARE CHE COSA IMPARA L'APPRENDISTA: Aiutare il giovane a capire come sta andando L'inserimento darà buoni risultati solo se l'apprendista mantiene un'elevata consapevolezza del percorso che sta compiendo e dei risultati che sta conseguendo. È fondamentale che egli, con il procedere delle attività: comprenda le ragioni di eventuali variazioni del piano di lavoro iniziale; sia in grado di valutare i risultati che raggiunge; si renda conto di eventuali carenze; capisca che cosa deve fare per migliorare. Scheda 6.02 - Valutare lapprendimento VALUTARE CHE COSA IMPARA L'APPRENDISTA: Aiutare il giovane a capire come sta andando

21 Scheda 6.03 - Aiutare la crescita dell'apprendista AIUTARE L'APPRENDISTA A CRESCERE: Il giovane deve poter riconoscere nel tutor un punto di riferimento, una persona a cui rivolgersi per ottenere chiarimenti e suggerimenti utili, un aiuto a cui ricorrere nei momenti di difficoltà. Proprio per questo è importante stare molto attenti a come ci si mette in relazione con l'apprendista, per evitare che si creino delle difficoltà di comunicazione che possono ostacolare, invece di aiutare, il processo di inserimento e di formazione del giovane. Scheda 6.03 - Aiutare la crescita dell'apprendista

22 AIUTARE L'APPRENDISTA A CRESCERE Curi la relazione con lapprendista Curi la relazione con lapprendista Dia delle regole e le segua con coerenza Dia delle regole e le segua con coerenza Si metta nei panni dell'apprendista Si metta nei panni dell'apprendista Stia attento a come si dice le cose Stia attento a come si dice le cose Stia attento ai propri comportamenti Stia attento ai propri comportamenti Sia pronto a gestire momenti di crisi Sia pronto a gestire momenti di crisi Insegni con passione Insegni con passione Per aiutare lapprendista a crescere come persona capace di assumersi le proprie responsabilità e di appassionarsi al lavoro è importante che il tutor: Scheda 6.03 - Aiutare la crescita dell'apprendista

23 E PER FINIRE … Errori da evitare Utilizzare lapprendista per compiti solo esecutivi o di basso profilo per lunghi periodi, invece che inserirlo subito a lavorare con gli altri Affidarlo alla guida dei lavoratori meno qualificati perché non si può far perdere tempo a quelli più bravi Ai primi errori che compie fargli intendere che lo si giudica un incapace, anziché incoraggiarlo Non dedicare mai tempo a parlare con lui del suo lavoro e di come si trova in azienda Scheda 6.04 - Errori da evitare

24 EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA ASSISTITA (FIA) ATTIVITÀ SOGGETTO RESPONSABILE SCADENZAMODALITÀNOTE 1. Formazione del tutor aziendale Soggetto attuatore con tutor aziendale Entro la fine del quinto mese successivo alla data prevista di pubblicazione di ciascuna graduatoria Tramite il portale www. apprendiveneto.it e modulistica www. apprendiveneto.it Requisiti per poter effettuare la formazione interna: 1. Locali idonei secondo le norme della 626 e della 494 2. Presenza di almeno tre addetti escluso lapprendista e compresi limprenditore, i soci collaboratori e i collaboratori familiari, salvo che limpresa svolga lavorazioni artistiche tradizionali di cui al D.P.R. 288/2001 3. Il tutor deve frequentare lapposito percorso formativo di 12 ore per i tutor aziendali 4. Affiancamento dellapprendista per tutta la durata del modulo da parte di una figura in veste di formatore 2. Verifica del possesso dei rimanenti requisiti per la Formazione Interna Assistita Azienda 3. Conferma scelta della Formazione Interna Assistita Azienda 4. Attivazione del voucher di assistenza Soggetto attuatore 5. Progettazione del modulo formativo professionalizzante Azienda e apprendisti con il supporto dellorganismo di formazione Scheda 6.04 - Erogazione della formazione interna assistita

25 EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA ASSISTITA (FIA) ATTIVITÀ SOGGETTO RESPONSABILE SCADENZAMODALITÀNOTE Calendario formazione interna assistita Soggetto attuatore Entro 24 ore del giorno prima Tramite il portale www.apprendivenet o.it www.apprendivenet o.it Sono previste tre visite di quattro ore da parte del soggetto attuatore: - La prima per la redazione del progetto del modulo formativo; - la seconda di comune valutazione dellandamento - La terza per la verifica delle competenze acquisite Realizzazione del modulo professionalizzante in FIA (comprensiva di recuperi) Azienda e apprendisti Il modulo si realizza entro la fine del terzo mese a partire dalle fasi sequenziali indicate con i numeri da 1 a 4 Valutazione e autovalutazione delle competenze acquisite Apprendista e tutor aziendale con il supporto del Soggetto attuatore Dopo la fine del modulo professionalizzante FIA Tramite il portale www.apprendivenet o.it www.apprendivenet o.it Presenza dellEsperto della Provincia nel 20% delle aziende con voucher per la formazione interna assistita Scheda 6.04 - Erogazione della formazione interna assistita

26 EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA ASSISTITA (FIA) ATTIVITÀ SOGGETTO RESPONSABILE SCADENZAMODALITÀNOTE Presentazione attestazione formazioneAziende e Soggetti attuatori alle Province Entro 30 gg. Dalla conclusione dellattività formativa Presentazione foglio mobile e certificazione competenze acquisite su format definito dalla Regione Monitoraggio obiettivi formativi ex- post Provincia Da realizzarsi preferibilmente prima della liquidazione Azienda 20% delle aziende con voucher per la formazione interna assistita Liquidazione voucher Formazione Interna Assistita Provincia 60 gg dal completamento della documentazione Tramite il portale www.apprendivenet o.it www.apprendivenet o.it Scheda 6.04 - Erogazione della formazione interna assistita

27 EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA ASSISTITA (FIA): Modulistica Dichiarazione dellimpresa di possedere i requisiti per la FIA

28 EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA ASSISTITA (FIA): Modulistica Registro individuale del TUTOR

29 EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA ASSISTITA (FIA): Modulistica Registro individuale dell APPRENDISTA

30 EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA ASSISTITA (FIA): Modulistica Registro dellattività di assistenza


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