La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

F. Mazzei PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

Presentazioni simili


Presentazione sul tema: "F. Mazzei PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA"— Transcript della presentazione:

1 F. Mazzei PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 2014-2015
Scuola dell'Infanzia comunale F. Mazzei Q.1 PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA titolo: Il movimento, lo spazio e il tempo nel GIOCO dei PUNTI di VISTA “Il gioco è il contrario dell’abitudine, come ogni esperimento prova e riprova perché non dà per scontato che le cose siano in un certo modo e basta” (F. La Cecla)

2 LA SCUOLA La scuola ‘‘F. Mazzei”, collocata in un edificio autonomo di Piazza del Carmine, nel cuore di S. Frediano a Firenze, offre uno spazio protetto, raccolto, e nel contempo fortemente raccordato al suo territorio

3 Spazi didattici e loro uso
3 aule 1 salone polivalente con spazi flessibili 1 bagno per i bambini 1 bagno per gli adulti 1 locale per lo sporzionamento dei pasti 1 refettorio per il momento del pranzo 1 giardino ad uso esclusivo degli alunni della scuola dell’infanzia 1 stanza docenti

4 Orario Ingresso anticipato ore 8.00 - 8.10 Ingresso ore 8.30 - 9.00
Uscita ore – 16.30 Uscita posticipata ore – 17.00 Sono previsti: Un’uscita dei bambini alle ore per chi non consuma il pasto a scuola. Un rientro dei bambini alle ore per chi consuma il pasto a casa.

5 CHI SIAMO Docenti: Baudone Ilaria – Favati Ilaria sez. A
Alaino Catiuscia (suppl. Mancuso Laura) – Verniani Marina – Licata Valentina (sostegno) sez. B Barachini Maristella – Buscaino Silvia sez. C Docente Religione cattolica Suor Mary Operatori E.S.E Galeotti Loredana Giovannozzi Sabrina Zoccheddu Greca Coordinatrice pedagogica Lepore Elena I.D.A. Coordinatrice amministrativa Bellosi Stefania REFERENTI ISTITUZIONALI SERVIZIO SCUOLA INF. COMUNALE Resp. Coordinamento pedagogico Maria Rina Giorgi Resp. Amministrativa Giovanna Dolfi Dirigente del Servizio Paolo Pantuliano

6 I bambini La scuola si compone di tre sezioni di età eterogenea (3, 4 e 5 anni): Sezione A 23 bambini Sezione B 19 bambini Sezione C 20 bambini

7 Contesto e motivazioni
IDENTITA' CULTURALE Contesto e motivazioni Il tessuto socioculturale del quartiere, storicamente caratterizzato da una forte identità popolare ed artigiana, da un attivo senso di appartenenza, da forme di pratica collettiva e aggregazione spontanea, è andato sempre più assumendo un carattere composito ed eterogeneo culturalmente e socialmente diversificato. Una realtà nella quale convivono vecchi e nuovi modelli in ulteriore fase di trasformazione, in cui le forme di interazione sociale appaiono maggiormente diversificate, mobili e complesse. Tenendo conto del contesto appare primaria l’esigenza che la scuola, ponendosi come soggetto attivo integrato al territorio, sappia proporsi come punto di riferimento capace di accogliere, sostenere e interpretare bisogni differenziati, di valorizzare e far interagire diversi sistemi simbolico - culturali.

8 “Il movimento,lo spazio e il tempo nel Gioco dei Punti di Vista”
Dopo aver osservato le specificità del gruppo ed analizzato i bisogni e le risorse, per l’anno scolastico la progettazione didattica e l’ampliamento dell’offerta formativa, verranno articolati intorno al tema: “Il movimento,lo spazio e il tempo nel Gioco dei Punti di Vista” Il progetto si propone come traccia nella quale far confluire esperienze, racconti e riflessioni, in continuità e sviluppo del percorso iniziato lo scorso anno (“Angoli visuali e molteplici realtà” a.s )

9 Ipotesi operativa Finalità del progetto: permettere ai bambini di sperimentare diversi “posizionamenti” rendendo possibile il confronto di punti di vista differenziati. Nella nostra ipotesi il “punto di vista” è da intendersi in senso ampio (percettivo, temporale, spaziale, logico, rappresentativo e narrativo). “Per poter vedere un oggetto da più punti di vista è necessario che la percezione avvenga in un tempo prolungato che non si limita a un solo istante e porta nella rappresentazione tutta la conoscenza dell'oggetto acquisita. La percezione non si limita quindi a un solo sguardo, ma implica un indagine sulle cose.” (F. Morante)

10 i modi della percezione e della rappresentazione di
Quest'anno proveremo ad “indagare” insieme , usando diverse strategie cognitive ed esperienze mirate, i modi della percezione e della rappresentazione di spazio, tempo, movimento nel loro reciproco intersecarsi. Per costruire il percorso verranno proposte situazioni ed esperienze focalizzate nel quotidiano e offerte del territorio (es. musei e mostre temporanee), stimoli scelti tramite ricerca e libere associazioni dei soggetti (bambini, adulti) coinvolti.

11 Alcuni percorsi possibili
“Per vedere l'interezza degli oggetti devo muovermi, non posso vedere tutto contemporaneamente; devo cambiare il punto di vista, girargli attorno, scoprirne altre visuali”(M.Onida, E.Giordano) - Come abbracciare diversi punti di vista? Identità, differenze, molteplicità. L’insieme e le parti. Costanti, variabili. - Punti di vista nella narrazione. Raccontare la stessa storia dal punto di vista dei diversi personaggi. Modificare i ruoli. - Ritratto e autoritratto: percezione, rappresentazione di sé e degli altri/Lo specchio/la foto: vedersi come “altri” - Leggere/rappresentare uno stesso oggetto da diverse angolature mantenendo l'unitarietà della percezione/Immagini ambigue e illusioni percettive. - Lo spazio tridimensionale esplorato con il corpo, i gesti, i movimenti, lo sguardo, manipolando oggetti e materiali ...mentre il tempo passa.

12 - Il movimento rappresentativo (linguaggio mimico gestuale).
Il movimento: le forme del movimento; Origine del movimento: interna (del corpo e degli oggetti)/esterna (muovere, essere mosso); - Riferimenti: per poter dire che una cosa si muove bisogna dire rispetto a chi/a che cosa (spazio, tempo, mezzo). - Strategie cognitive per leggere il movimento delle cose (continuo/discreto): per sapere se una cosa è cambiata posso seguire il cambiamento nel suo svolgimento o confrontare stati successivi. - Il movimento rappresentativo (linguaggio mimico gestuale). “Oltre ad essere fisionomico il movimento è anche descrittivo. La spontaneità del gesto è governata dall'intenzione di imitare le proprietà delle azioni o degli oggetti. Sembra lecito che la sorgente dell'attività della rappresentazione artistica deliberata stia nel movimento rappresentativo.” (R. Arnheim) - Rappresentare il movimento: sequenze, sovrapposizioni, sintesi (Picasso, Balla, arti plastiche visive e multimediali/foto “mosse” e foto che “si muovono”)

13 METODO DI LAVORO Attraverso proposte differenziate, con varie tecniche, sperimentando diversi codici espressivi e comunicativi si lavora a costruire nel gruppo una modalità di RELAZIONE DIALOGICA, collegata alla capacità di ascolto ed al sapersi mettere dal punto di vista dell’altro. Si vuole così rafforzare la consapevolezza di sé e il riconoscimento da parte del gruppo. Il ruolo dell’adulto resta nell’ambito di una “regia indiretta” che, attraverso attività, contesti e mediazioni, stimola il pensiero critico, rende problematici i contesti, favorisce l'elaborazione di ipotesi e significati condivisi. “L’adulto accompagna i bambini, vincolandoli ad alcune domande o nodi da districare, senza tuttavia determinarne né giudicarne le ipotesi, ma facendo emergere e alimentando una dinamica di comunicazione e di apprendimento” che permetta di “esercitarsi a vedere il mondo con altri occhi”(Mori, 2012).

14 La DIDATTICA, le ESPERIENZE, i PROGETTI
sono intesi come elementi progressivi e variabili di una NARRAZIONE ORGANICA che si articola intorno a un NUCLEO CENTRALE: i LINGUAGGI, il MONDO e l’IDENTITA'. Le attività e le esperienze sono costruite sulla selezione di alcune abilità adeguate alle diverse fasce di età e si avvalgono di diverse tecniche espressive e comunicative. - In coerenza con il principio delle sezioni aperte, che consentono ad ogni bambino di percepire la scuola come un'unica comunità educativa sono previste attività di intersezione per età omogenea.

15 L’abitudine a interrogarsi
La costruzione di “situazioni” che favoriscano -l'abitudine a cercare relazioni e coerenze tra singoli fatti o catene di eventi, -la capacità di elaborare ipotesi di gruppo sulla base dei diversi pensieri individuali, -la capacità di progettare insieme, contribuisce a creare un sapere collettivo di cui le bambine e i bambini si riconoscono essere i soggetti attivi. L’abitudine a interrogarsi ha la finalità di favorire lo sviluppo, progressivamente sempre più consapevole, delle capacità di rappresentazione e di auto rappresentazione,in una visione plurale degli altri e delle cose.

16 Azioni progettuali: 1. Progetti/laboratori realizzati all'interno della scuola: - Dalle insegnanti (su aspetti specifici e punti nodali del percorso, a classi aperte, per fasce di età) - In collaborazione con insegnanti della primaria / educatrici dei nidi (continuità verticale) e genitori (laboratorio - festa fine anno) - Con operatori esterni (Laboratori a scuola da “Le Chiavi della città”) 2. Uscite didattiche: MUSEI, MOSTRE TEMPORANEE, SPETTACOLI TEATRALI (“Le Chiavi della città”) (Le esperienze sono sempre intese come situazioni-stimolo legate al percorso didattico e sono successivamente riprese e rielaborate in sezione o a classi aperte per fasce d'età.) 3. Attività con insegnanti specialisti MOTORIA, LINGUA2, MUSICA (offerte a livello centrale)

17 Laboratori sviluppati dalle insegnanti
a classi aperte per fasce di età 1. Laboratorio "Colore e movimento" Rivolto al gruppo delle bambine e dei bambini di tre anni FINALITA': ampliare e approfondire i linguaggi espressivi a disposizione dei bambini PERIODO: Febbraio - maggio 2. Laboratorio “Disegnare con il corpo” (approccio motorio al pregrafismo) Rivolto al gruppo delle bambine e dei bambini di quattro anni FINALITA': favorire un primo approccio motorio alla scrittura PERIODO Febbraio - maggio 3. Laboratorio " Storie di vario genere " Rivolto alle bambine e ai bambini di cinque anni FINALITA': favorire la consapevolezza dell’identità di genere e sviluppare un pensiero critico nei confronti di stereotipi legati al genere e ai ruoli di genere. PERIODO: Febbraio - maggio .

18 Progetto Continuità –“Dal Nido alla Primaria”
Laboratori sviluppati in collaborazione con le insegnanti della Primaria e con le Educatrici dei Nidi FINALITA': sviluppare esperienze comuni, mirate a facilitare il passaggio tra i vari ordini di scuola. Mettere in atto una collaborazione tra insegnanti per elaborare linguaggi, strumenti e parametri comuni A) Dal Nido alla Scuola dell’Infanzia Incontri / laboratori con i Nidi Pollicino e Leone di Oz Periodo:maggio B) Dalla Scuola dell’Infanzia alla Scuola Primaria Incontri / laboratori con i bambini e le bambine delle classi prima e quinta delle Scuole “Torrigiani- Ferrucci” e “G. Agnesi" Periodi: (febbraio - marzo)

19 Progetto Continuità –“Dal Nido alla Primaria”
Laboratori sviluppati in collaborazione con le insegnanti della Primaria e con le Educatrici dei Nidi FINALITA': sviluppare esperienze comuni, mirate a facilitare il passaggio tra i vari ordini di scuola. Mettere in atto una collaborazione tra insegnanti per elaborare linguaggi, strumenti e parametri comuni A) Dal Nido alla Scuola dell’Infanzia Incontri / laboratori con i Nidi Pollicino e Leone di Oz Periodo:maggio B) Dalla Scuola dell’Infanzia alla Scuola Primaria Incontri / laboratori con i bambini e le bambine delle classi prima e quinta delle Scuole “Torrigiani- Ferrucci” e “G. Agnesi" Periodi: (febbraio - marzo)

20 Progetto “Feste insieme" (festa di carnevale – festa finale)
in collaborazione con gli operatori E.S.E. Laboratori di costruzione e allestimento legati a eventi che scandiscono alcune tappe della programmazione (festa di carnevale – festa finale) In collaborazione docenti e personale E.S.E. si realizzano interventi di piccolo gruppo utilizzando tecniche di manipolazione per la costruzione di oggetti per l'allestimento di situazioni collettive

21 Laboratori ed Interventi a scuola
con operatori esterni, da Le Chiavi della Città 1. “MILLE E UNA STORIA”a cura di Fondazione Palazzo Strozzi - Dip. Educativo. Ispirato alla mostra "Picasso e La Modernità spagnola": le opere diventano personaggi e ambienti per inventare storie. LABORATORIO 3, 4, 5 anni Periodo Novembre 2. “MI RACCONTI UNA STORIA DI DONNE?” a cura Società italiana delle storiche:“giochi ed emozioni per la parità di genere/nuove storie di eroine ed eroi” 4 INCONTRI A CLASSI APERTE gruppo 5 anni. Periodo da definire 3. “TUTTI INSIEME” a cura della Cooperativa Musica Oltre, Progetto “Musica!... per crescere insieme” rivolto ai bambini della sezione B - Periodo gennaio-marzo

22 Uscite didattiche (Le Chiavi della Città)
1. MUSEI E MOSTRE TEMPORANEE: PALAZZO STROZZI: “IL MISTERO PICASSO” VISITA alla mostra “Picasso e la modernità spagnola”. Conversazioni su alcune opere selezionate e laboratorio "Disegni in mostra".Gruppo 5 anni – nov. (IN PRIMAVERA 2015 VISITA + LABORATORIO alla Mostra di Palazzo Strozzi “Bronzi monumentali di divinità, atleti, e eroi antichi affiancati a ritratti di personaggi storici”) - Gruppo 5 anni MUSEO HORNE "LA CASA IERI E OGGI, Visita animata al Museo e laboratorio: un percorso ludico di esplorazione dello spazio attraverso il corpo. Gruppo 4-5 anni – feb/mag 2015 MUSEO NOVECENTO un percorso attraverso la pittura, scultura, musica, poesia, moda, teatro attraverso tutto il XX secolo a partire dalla Biennale del 1988 fino a inizio novecento. Visita + laboratorio Gruppo 5 anni – primavera 2015

23 (da Il cartellone – “Le Chiavi della Città”)
2. TEATRO (da Il cartellone – “Le Chiavi della Città”)

24 Attività curricolari facoltative
1. I.R.C. Insegnamento della Religione Cattolica La proposta didattica è finalizzata a far conoscere la figura di Gesù e i suoi insegnamenti attraverso: Feste della tradizione cristiana (con particolare attenzione alle feste di Natale e Pasqua) Presentazione di alcune parabole (Buon Pastore, Buon Samaritano) Luoghi di preghiera e di incontro Strumenti: racconti tratti dalla Bibbia,osservazione di alcune immagini, ascolto di CD musicali, conversazioni, drammatizzazioni, disegni, pittura e attività manipolative con tecniche varie

25 2. Attività alternativa all'ora di religione
Titolo: “Immaginare mondi" “Situazioni - enigma”, Giochi e Storie di simulazione FINALITA': sviluppare nei bambini una riflessione critica su regole, convivenza, diritti e differenze. Strumenti: narrazione, conversazioni su “situazioni – problema”, drammatizzazione, varie tecniche grafico- pittoriche e manipolative adattate alle diverse fasce d'età

26 - Musica Centro Studi Musica e Arte
AMPLIAMENTO DELL'OFFERTA FORMATIVA (attività collegate al P.O.F. con insegnanti specialisti rivolte a tutti i bambini/e delle tre sezioni) - Musica Centro Studi Musica e Arte Finalita': Coinvolgere i bambini in un percorso fatto di giochi, canti e invenzioni, mirato allo sviluppo delle attitudini musicali già presenti in ciascun bambino. - Lingua 2 (Inglese) Ass. Accademia Europea Firenze Finalità: Acquisire un lessico L2 di base attraverso il gioco e la drammatizzazione. - Attività motoria UISP Firenze Finalità: Sperimentare le possibilità motorie ed espressive del corpo in movimento.

27 FORMAZIONE IN SERVIZIO
Percorsi formativi a cura del Servizio Scuola dell'Infanzia del Comune di Firenze (Insegnanti-personale E.S.E.) La cultura della collegialità per pensare la scuola come progetto La promozione del benessere di adulti e bambini nella scuola dell'infanzia La comunicazione ecologica nei contesti educativi: una competenza imprescindibile che cresce insieme ai bambini Percorso di continuita' educativa 0-6. Proposte educative e ruolo dell'adulto nello spazio esterno Il ruolo dell’esecutore/esecutrice nella Scuola dell’Infanzia

28 cod. 64 "Mi racconti una storia di donne?"
FORMAZIONE Da “Le chiavi della Città” cod. 64 "Mi racconti una storia di donne?" cod. 83 "La storia della città. I palazzi del potere" Incontri con le docenti collegati ai progetti, ai laboratori, alle mostre e visite guidate scelti per l'offerta formativa annuale coi bambini


Scaricare ppt "F. Mazzei PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA"

Presentazioni simili


Annunci Google